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Dopo la prudenza l'Unione esulta - lunedì 4 aprile 2005 at 21:45

La soddisfazione di Prodi: "Quando siamo uniti vinciamo"
Ma nel centrosinistra si riapre la discussione sulle primarie
Dopo la prudenza l'Unione esulta
"Siamo maggioranza nel Paese"


ROMA . A pochi minuti dalla chiusura delle urne Romano Prodi si era rivolto a tutti gli alleati. "Fino a quando i dati non sono consolidati, dichiarazioni caute e prudenti", si era raccomandato. Poi, poco dopo le 19, il Professore ha rotto gli indugi e approfittando di una finestra nel Tg3 della sera ha fatto la prima trionfante dichiarazione. "Quando noi siamo sereni uniti e propositivi - ha esordito il leader del centrosinistra - vinciamo; abbiamo costruito l'Ulivo e l'Unione e oggi abbiamo largamente vinto in numero di voti e in numero di regioni".

"Abbiamo vinto". A quel punto tutti i leader del centrosinistra hanno sciolto le riserve. "Il centrosinistra è maggioranza nel paese", ha ribadito il presidente dei Ds Massimo D'Alema. "L'Unione ha vinto le elezioni", ha sentenziato Francesco Rutelli. Stesso concetto, con parole leggermente diverse, anche da Piero Fassino. "La maggioranza di centrodestra di Berlusconi - ha commentato il segretario dei Ds - non ha più il consenso della maggioranza dei cittadini di questo Paese". Convinto che la lettura del voto possa essere una sola anche il segretario di Rifondazione Fausto Bertinotti: "Dal punto di vista politico il responso di queste elezioni è inequivocabile, le forze della maggioranza perdono e quelle dell'opposizione vincono".

Prodi guarda avanti. Ma oltre all'annuncio della vittoria, i leader dell'Unione hanno iniziato anche a guardare al futuro. "Con questo voto - ha detto ancora Prodi - gli italiani ci chiedono ci prepararci a governare per fare crescere il Paese". "L'Italia - ha proseguito - ha bisogno di credibilità, ha bisogno di speranza e ha bisogno di essere unita". "Il mio impegno - ha concluso il Professore - e l'impegno di tutti noi, è quello di rispondere a queste attese".

L'entusiasmo dei Ds. "E' un dato inequivocabile ed incontestabile, il centrosinistra vince nella maggioranza delle regioni e realizza un consenso che rappresenta anche la maggioranza degli italiani", ha detto Fassino. "Questo - ha aggiunto - è il dato politico con cui il presidente del Consiglio e la sua maggioranza devono fare i conti".

Torna il nodo primarie. Seppure fedeli al richiamo di Prodi alla cautela, tutti gli esponenti dell'Unione che nel corso del pomeriggio hanno pellegrinato da una diretta elettorale all'altra hanno cantato vittoria. Dall'unanime coro di soddisfazione sono già emerse però quelli che saranno le prossime questioni destinate a tenere banco all'interno del centrosinistra. A partire dalle primarie. Per Marini della Margherita, per il verde Pecoraro Scanio e per Antonio di Pietro, il successo alle regionali chiude infatti il discorso sulle primarie in vista delle politiche, visto che la leadership di Prodi è uscita ampiamente rafforzata. "Non so perché le renderebbe inutili - è stata la replica di Bertinotti - in ogni caso noi non le abbiamo chieste". "Le abbiamo fatte in Puglia - ha aggiunto il leader del Prc - e hanno dato ottima prova di sé. Aspettiamo e qualunque sia la decisione per noi va bene".

Elezioni anticipate? Allo stesso modo sembrano già profilarsi due atteggiamenti diversi su come capitalizzare la vittoria. Le componenti moderate dell'Unione, Ds, Margherita e Sdi chiedono alla Cdl di ripensare la riforma costituzionale, ma spiegano chiaramente di non spingere per ottenere una crisi di governo. Al contrario Verdi e Rifondazione sembrano voler premere per accelerare la fine della legislatura invocando le dimissioni di Berlusconi.

(4 aprile 2005)


Fonte: La Repubblica online


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