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Il messaggio di Natale del Papa - sabato 25 dicembre 2004 at 19:54

E' stato letto sul sagrato di San Pietro, trasmesso in 72 nazioni
Alla messa di mezzanotte l'invocazione a Dio del Pontefice
Il messaggio di Natale del Papa
'Pace in Africa, Iraq e Terra santa'


CITTA' DEL VATICANO . Accorato appello del Papa per la pace, nel messaggio Urbi et Orbi pronunciato sul sagrato della Basilica di San Pietro. "Cessino le forme di dilagante violenza, causa di inenarrabili sofferenze, si spengano i numerosi focolai di tensione, che rischiano di degenerare in conflitti aperti, si rafforzi la volontà di cercare soluzioni pacifiche, rispettose delle legittime aspirazioni dei popoli", ha detto il Pontefice. Che ha poi chiesto di rafforzare i pur "timidi" sforzi di riconciliazione in Africa, dal Darfur ai Grandi Laghi e alla Costa d'Avorio, e in Iraq e Terra Santa. Il messaggio è stato trasmesso in 72 Paesi del mondo.

Nel messaggio natalizio il Papa ha chiesto al "Bambino di Betlemme" di incoraggiare "i tentativi di dialogo e di riconciliazione, sostieni - ha proseguito - gli sforzi di pace che timidi, ma carichi di speranza, sono attualmente in atto per un presente e un futuro più sereno di tanti nostri fratelli e sorelle nel mondo".

"Penso - ha aggiunto il Papa - all'Africa, alla tragedia del Darfur in Sudan, alla Costa d'Avorio e alla regione dei Grandi Laghi. Con viva apprensione seguo le vicende dell'Iraq. E come non volgere uno sguardo di partecipe ansia, ma anche di inestinguibile fiducia, alla Terra di cui Tu sei figlio?".

"Dappertutto - ha detto ancora Giovanni Paolo II - c'e bisogno di pace. Tu che sei il principe della pace vera, aiutaci a capire che l'unica via per costruirla è fuggire il male con orrore e perseguire sempre e con coraggio il bene". Nel leggere Giovanni Paolo II ha mostrato un certo affaticamento, e i fedeli hanno accennato un breve applauso per incoraggiarlo. Il testo del messaggio natalizio è più breve del solito, probabilmente il più breve del pontificato, per non affaticare troppo il Papa, che ha 84 anni e a causa del Parkinson ha difficoltà a parlare, ma è un messaggio che riassume e contiene tutte le sue ansie e le sue speranze. Ansie e speranze che esprime davanti alle circa trentamila persone radunate in piazza san Pietro nonostante la giornata piovosa, in una atmosfera a tratti festosa, animata come sempre in questa circostanza dalle bande che eseguono gli inni nazionali italiano e vaticano.


Nella notte il papa aveva invocato Dio al termine dell'omelia nella suggestiva messa di Natale, la 27/ma del suo pontificato. "L'intera umanità, segnata da tante prove e difficoltà, ha bisogno di Te". Papa Wojtyla, sorridente e in discreta forma, era seduto sulla sedia mobile che usa per spostarsi e per sollevarsi all'altezza dell'altare. Avvolto in paramenti bianco-dorati ha celebrato, insieme con 30 cardinali, il rito solenne e fortemente simbolico, seguito attraverso la televisione in 72 Paesi del mondo.

Il Papa, che soffre di problemi di linguaggio, è riuscito a leggere tutta l'omelia che aveva preparato per questa occasione, un breve testo di soli tre paragrafi e di contenuto strettamente spirituale. Giovanni Paolo II che a causa del Parkinson ha difficoltà di movimento si è anche inginocchiato per alcuni minuti, raccogliendosi in preghiera dopo aver letto l'omelia.

Il rito è durato un'ora e mezza e il Papa sembra averlo sopportato piuttosto bene. Quando ha lasciato la basilica è stato salutato da un caloroso applauso. Subito prima di uscire Giovanni Paolo II ha sostato per alcuni minuti davanti al presepio allestito all'interno della più grande chiesa cristiana del mondo.

(25 dicembre 2004)


Fonte: La Repubblica online


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