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Prima Casa: mutui più leggeri famiglie calabresi - lunedì 13 gennaio 2003 at 11:56
13/01/03 :: Prima Casa Verso mutui più leggeri per le famiglie calabresi ::
«La Regione Calabria... riconosce e sostiene come soggetto sociale essenziale la famiglia».
È il primo comma dell'articolo 1 della legge regionale sulla famiglia.
L'abbattimento dei tassi d'interesse sui mutui per la prima casa è una delle misure a favore delle famiglie calabresi.
Ma nei sette articoli approvati dalla commissione Politica sociale del consiglio calabrese sono contenuti tutti gli obiettivi del provvedimento: interventi finanziari, iniziative per le famiglie in stato di bisogno economico, interventi per l'innovazione e il potenziamento dei servizi socio-educativi e socio-assistenziali, l'associazionismo e un fondo regionale. Nella commissione presieduta da Salvatore Vescio è passato infatti il progetto di legge che unificava la proposta dei consiglieri Giovanni Nucera, Francesco Pilieci e Raffaele Senatore, tutti di centrodestra, e quella del presidente dell'assemblea Luigi Fedele. L'approvazione è avvenuta a maggioranza, l'opposizione ha votato no.
Soddisfazione dal presidente della commissione Vescio, fresco di nomina, «per l'impegno di tutti i consiglieri regionali su un tema così delicato.
Quando la legge sarà approvata anche dall'aula, la Regione avrà individuato un utile strumento finanziario a sostegno di una filosofia nuova delle politiche sociali».
La commissione ha pure approvato il progetto di legge per i calabresi che vivono in Argentina proposto dai consiglieri dell'opposizione Antonio Borrello e Francesco Pacenza.
Tre gli obiettivi di fondo della legge che ha valenza triennale: assistenza economica, sanitaria e farmaceutica.
La spesa prevista in favore dei calabresi (pensionati ed inabili al lavoro) che vivono nel Paese più italiano dell'America Latina è di 2,5 milioni di euro. «L'assistenza economica», hanno spiegato Borrello e Pacenza, «consiste in un'integrazione rispetto al reddito già percepito, fino al raggiungimento dell'importo annuo di 3.500 euro, considerata soglia minima di povertà.
Prevediamo inoltre la possibilità di istituire un centro specialistico-ambulatoriale per visite e cure sanitarie. La legge prevede inoltre che in consiglio regionale sia costituita una “unità di crisi” che curi tutte le attività previste dalla legge (convenzioni, monitoraggio, controllo della spesa, efficacia e grado di soddisfacimento). Questa è la nostra risposta concreta al disagio registrato in Argentina dopo la missione di giugno». Nucera, del Cdu, ha dichiarato che «ci sono voluti due anni di lavoro intenso, ma ora vedo coronata l'ulteriore forte battaglia portata avanti insieme al consigliere Pilieci per contribuire a fornire alla Calabria uno strumento legislativo organico a tutela delle problematiche e dei bisogni delle famiglie».
Per il centrosinistra Pacenza, dei Ds, ha detto: «Abbiamo votato contro il disegno di legge non per pregiudizio o diversità ideologica, pur nel rispetto di una materia come questa ricca di valori e di principi, ma perché si è voluto dare ad un problema vero e ad un bisogno concreto una risposta profondamente sbagliata nei contenuti». ( v.l. )

Fonte: calabrianews online

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