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Consegnate al sindaco di Dasà 345 firme - mercoledì 23 giugno 2004 at 11:30

Dasà VV. Nella giornata di ieri tre componenti, fra i dodici del "Comitato per la difesa degli ulivi secolari di Bracciara", (Mimmo Capano, Mariantonia Valentini e Cesare Crudo) hanno consegnato, al Sindaco del comune di Dasà Francesco Antonio Romanò, una copia di 345 firme, di cittadini maggiorenni, raccolte al fine di far annullare il bando di vendita degli appezzamenti di terreno contenenti ulivi secolari di proprietà comunale (ex ECA) in località Bracciara.
La raccolta firme, ha richiesto un impegno non indifferente poiché si è provveduto ad informare correttamente ogni singolo cittadino su ciò di cui si chiedeva la firma e sulle motivazioni di questo strumento di pressione popolare adottato e senza falsa modestia, è stata un successo poiché ha firmato oltre il 95% delle persone interpellate.
I firmatari, senza andare a fare analisi complicate, hanno giudicato ingiusto il provvedimento che il consiglio comunale dasaese aveva adottato e non hanno esitato ad apporre la propria firma per manifestare il loro dissenso, dimostrando con tale gesto grande maturità democratica e grande attaccamento alle proprie radici, che in nessuna occasione della nostra vita bisognerebbe dimenticarsene.
Il Sindaco Francesco A. Romanò, dopo un cordiale e schietto colloquio, ha inteso raccogliere completamente le istanze dei firmatari, impegnandosi a revocare il provvedimento del bando di vendita oggetto della contesa.
Adesso si tratterebbe di unire assieme (come anche auspicato in un manifesto pubblico dall’amministrazione comunale nel quale aveva congelato provvisoriamente suddetto bando) idee, impegno e progettualità di chi crede nelle potenzialità turistiche intrinseche della località Bracciara cercando di acquistare consapevolezza del fatto che la Calabria oggi, per collocazione geoeconomica, è il cuore del mare mediterraneo e le zone interne come la nostra dovrebbero fare uno sforzo per invertire una tendenza fatta d’emigrazione ed emarginazione economica.
Gli appezzamenti di terreno ulivetati da alberi secolari di proprietà comunale sono sparsi in oltre 20 micro-appezzamenti – e contengono oltre 50 piante secolari di cui tante millenarie e rappresentano a detta di tantissime persone un simbolo della cultura del nostro entroterra (acquarese e dasaese). Altre 50 piante di alberi d’ulivo secolari e millenari sono di proprietà privata.
Al fine di unire alla tutela degli ulivi secolari anche un ritorno economico-culturale per la nostra comunità si richiede in primis l'impegno, di chi ha il dovere istituzionale (i nostri amministratori locali, provinciali e regionali), oltre che di tutelare anche quello di creare opportunità lavorative per i giovani e non costretti ad abbandonare questi nostri luoghi per mancanza di sbocchi occupazionali o che si trovano nello status di disoccupati. Soltanto il lavoro, con reddito adeguato, può dare dignità e rendere libero un essere umano allontanandolo da depressioni o percorsi devianti.
Colui o colei che assume impegni istituzionali, qui come altrove, non può prescindere da quest’ultimo concetto, affinché si possa far vivere e rendere una comunità più libera da pseudo-ricatti e da intestine guerre fra poveri (che dovrebbero essere del tutto anacronistiche nel 2004) dettate spesso dalla disperazione e più giusta nella distribuzione delle risorse economiche.
Il comitato promotore della raccolta firme a mio avviso dovrà anch'esso fare la sua parte in questo sforzo, almeno nelle persone che non si sono iscritte al medesimo per tornaconti personali di tutt'altra natura.

mimc
23 giugno 2004


Pagine web con foto degli Ulivi secolari di Bracciara


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