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Tutela del risparmio o presa in giro? - venerdì 23 gennaio 2004 at 18:58

Lillianes (AO). I consumatori ed i risparmiatori italiani sono una massa informe di allocchi che si agitano scompostamente soltanto, quando tra capo e collo, gli cascano delle tegole di notevoli dimensioni che li scuotono (ma sembra non li sveglino) dal dormiveglia in cui vegetano.
Il caso Parmalat è un fatto emblematico che dovrebbe far comprendere, (ma ce n'è ancora bisogno?) ai sostenitori del libero mercato, che tale espressione sottende solo la libertà, per alcune lobbies finanziarie del nostro paese, di fare i loro comodi, sicuri di poterla fare sempre franca e certi che alla fine il conto da pagare sarà irrisorio rispetto al danno prodotto a tanti risparmiatori e sicuramente compensato dai "tesori" accumulati e nascosti qua e là per il mondo al sicuro nei cosiddetti "paradisi fiscali", garantiti da stati e
benedetti dall'alta finanza internazionale.
Ma é ancora possibile che nell'epoca in cui viviamo, bombardati come siamo da migliaia di fonti di informazioni cartacee e telematiche, vi siano ancora delle persone ingenue che si lascino circuire o condizionare da pseudi-promotori finanziari o funzionari bancari senza scrupoli (o privi di adeguata preparazione professionale) e si facciano convincere che, seminando nel famoso "campo dei miracoli" di collodiana memoria, i loro risparmi possano poi "germogliare" assicurando abbondanti frutti e cospicui interessi?
E, che pena mi fanno quei politici i quali si affacciano dagli schermi TV dopo che il disastro si è verificato e che si affannano, nella strenua difesa della propria lucrosa e confortevole poltrona, con dichiarazioni demagogiche, che non risolveranno il danno subito dai risparmiatori, tese ad assicurare che il parlamento interverrà, per tutelare i risparmiatori, adottando tempestivi provvedimenti per garantire in futuro il risparmio e restituire la fiducia al sistema Italia.
Ed a sentire certe assicurazioni mi viene da ridere e mi verrebbe voglia (se lo potessi fare) di prendere a calci certi imbonitori da fiera paesana che hanno il privilegio (o lo strapotere?) di poter disporre a loro piacimento degli schermi televisivi quando lo desiderano per le loro esternazioni che sanno solo di beffa e presa in giro nei confronti del popolo italiano tutto che asinamente "raglia" invece di "scalciare".
E questo "istinto equino" mi assale in modo inconsulto ed irrazionale, soprattutto, nel momento in cui sono consegnati gli estratti conti periodici bancari di fine anno (e qui sì, che i consumatori dovrebbero sollevarsi e far sentire davvero la loro protesta ed i mezzi di informazione discuterne).
Ti accorgi così che ormai gli interessi corrisposti sui tuoi depositi (e non è anche questo risparmio?) non compensano più neppure le spese per la gestione
del tuo conto corrente e su quegli irrisori interessi (lo 0,5%) che le banche ti elargiscono (bontà loro) lo stato, che dovrebbe garantire, tutelare ed incoraggiare il risparmio, ti salassa con un ulteriore 27% di ritenuta fiscale.
Ed il sindacato che fa? Invece di calar le braghe in continuazione rincorrendo le estemporaneità giornaliere di questo o quel ministro, od affannandosi in continui distinguo, che stante la situazione mi sembrano poco meditati, perchè non approfitta del poco spazio che ancora i mezzi di informazione gli concedono per coinvolgere i lavoratori ed i cittadini tutti, in una vertenza generale che possa garantire davvero i risparmiatori dalla avidità delle banche, o dai raggiri di funzionari bancari e promotori improvvisati, e restituire al risparmio quella funzione necessaria di accumulazione indispensabile per sollecitare e garantire gli investimenti?
Penso che, se il sindacato ritornasse a svolgere il suo compito (come avveniva agli inizi degli anni '60, in periodi altrettanto difficili) forse riuscirebbe a coinvolgere in modo più concreto i cittadini e, soprattutto, i giovani che non possono continuare a "sognare" e disinteressarsi dal partecipare ai grandi temi della società, convinti che i loro problemi possano essere risolti dalla "borsa" del papà, mentre il mondo sta precipitando loro sulla testa.

Santoro Salvatore Armando - Lillianes (AO)
(ex sindacalista ed ex corrispondente per la VDA di "Conquiste del Lavoro",
organo della Cisl)

(23 gennaio 2004)



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