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Rai, .. "Socci chieda scusa" - sabato 13 dicembre 2003 at 10:53

La turbolenta puntata sulla fecondazione assistita
Giovanna Melandri (che se n'è andata): clima intollerabile
Rai, Excalibur nella bufera
Annunziata: "Socci chieda scusa"
Dopo lo scontro la parlamentare ds scrive al presidente
"Da Cattaneo e Marano rammarico in forma privata"

ROMA . Antonio Socci è al centro della bufera per la sua "intervista" a Giovanna Melandri durante l'ultima puntata di Excalibur. Uno scambio di battute sulla fecondazioni con il giornalista, che il presidente della Rai Lucia Annunziata definisce "militante" e non "conduttore" per la sua domanda, che alla fine hanno indotto la deputata diessina, che parlava in collegamento, a togliersi l'auricolare e abbandonare la trasmissione.

La Melandri spiega, in una lettera al presidente e al Cda della Rai, che avrebbe risposto al quesito di Socci "se avessi avuto un conduttore pacato e rispettoso e non un signore francamente un po' invasato che metteva superficialmente sullo stesso piano embrioni, unghie e capelli".

Un finale che ha indotto l'Annunziata ad auspicare che "Socci debba formalmente e direttamente chiedere scusa agli ospiti della sua trasmissione e al pubblico che l'ha seguita". Secondo il presidente della Rai, infatti, il giornalista con "la sua aggressiva conduzione non solo ha offeso l'onorevole Melandri ma ha anche ferito la sensibilità di molte persone andando a colpire aspetti intimi e spesso dolorosi della loro vita privata. Spetta ora al Direttore Generale applicare in modo imparziale le regole aziendali".

Cattaneo sembra che abbia già risposto all'invito dell'Annunziata disponendo un richiamo verbale a Socci con un invito al giornalista ad osservare un rapporto più corretto con i suoi ospiti. Ma questo non basterà certo a placare le polemiche perché il centrosinistra è insorto in difesa della Melandri e il presidente della commissione Vigilanza della Rai, il diessino Claudio Petruccioli, ha già annunciato una riunione sull'argomento. E la Melandri dal canto suo ha scritto una lettera al presidente della Rai e al Cdr in cui ringrazia l'Annunziata per le sue dichiarazioni e "il direttore generale Cattaneo e il direttore di Raidue Marano per le scuse che privatamente mi hanno rivolto".

Ma, continua l'ex ministro, "vorrei che queste scuse venissero girate, anche solo simbolicamente, ai telespettatori nonché alle tante migliaia di coppie e di donne con problemi di infecondità che meritano maggior rispetto". La Melandri continua dicendo di non volere censure, "istituto a cui purtroppo si è fatto spesso ricorso recentemente e sideralmente lontano dalla mia cultura politica" e chiede alla Rai "di fare tutto ciò che è nelle possibilità sue e del consiglio per preservare e rafforzare la natura laica, tollerante e pluralista del servizio pubblico radiotelevisivo italiano".

Parole pacate che non però non placano la polemica fra destra e sinistra. Anzi. Così Antonio Di Pietro arriva a dire che Socci "si è dimostrato intollerante, fazioso e baciascarpe di questa maggioranza di governo". E Riccardo Pedrizzi di An, in sintonia con altri esponenti del Polo, replica che quella di Socci "era una domanda ineccepibile da un punto di vista logico".

(13 dicembre 2003)


Fonte: La Repubblica online



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