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Berlusconi sulla Carta Ue: ottimismo,.. - sabato 6 dicembre 2003 at 08:41

Berlusconi sulla Carta Ue: ottimismo, troveremo l'intesa

Il presidente del Consiglio a Parigi per discutere con i leader popolari europei della nuova Costituzione. Frattini: bisogna chiudere adesso. Rutelli: il sostegno dell'opposizione per finire bene.

PARIGI – “Ottimismo” è la parola d’ordine che il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi usa per definire il sentimento che serpeggia tra i rappresentanti della presidenza di turno italiana dell’Ue, in vista del 12 e 13 dicembre prossimo, data in cui si deciderà se approvare la nuova Costituzione europea.

Ottimismo, ma anche speranza che i nodi ancora irrisolti sulla prima Carta fondamentale europea vengano chiariti e si trovi un’intesa prima della scadenza del mandato italiano. Da Parigi, dove si è svolto il vertice straordinario dei premier del Partito popolare europeo (Ppe) proprio per discutere di Costituzione Ue, il presidente del Consiglio ha ricordato che “chiaramente, ci sono ancora delle situazioni dove non c’è un accordo”. “Ma – ha aggiunto Berlusconi – senza ottimismo non c’è alcuna possibilità di raggiungere un risultato”. Il premier non ha potuto fare a meno di ricordare le questioni ancora aperte, “la doppia maggioranza, la composizione della Commissione, la difesa europea”, ma ha poi aggiunto che già su diversi temi “abbiamo lavorato molto, abbiamo fatto più di duecento incontri per comprendere le posizioni, e ora abbiamo trovato l’accordo su vari punti”. “Speriamo di poter utilizzare i prossimi giorni – ha detto ancora il capo del governo italiano – per trovare quello che tutti dicono di voler trovare, l’accordo finale”. Per questo Berlusconi ha avuto anche un breve colloquio bilaterale con il premieri spagnolo José Maria Aznar, che insieme alla Polonia è tra i Paesi più ostinati sul tema della doppia maggioranza.

Intanto durante l’incontro di oggi, i leader popolari europei hanno dettato le proprie linee: “unità di visione”, per esempio, perché nella nuova Costituzione venga inserita “un’indicazione delle radici cristiane nel preambolo”. Ieri, ricevendo a Palazzo Chigi alcuni giornalisti francesi, aveva anticipato: “Ho in tasca qualche proposta di compromesso, ma non di compromessi al ribasso che impediscano il funzionamento dell’Ue”.

Fiducioso anche il ministro degli Esteri Franco Frattini: quello del voto a doppia maggioranza “è l’ultimo scoglio che resta da superare a Bruxelles”. Il capo della diplomazia italiana ha poi ricordato che “o si riesce a chiudere adesso (il Trattato sulla nuova Costituzione n.d.r.) o se ne riparla chissà quando”.

La linea del governo italiano in Europa trova anche l’appoggio dell’opposizione interna italiana. Il leader della Margherita Francesco Rutelli ha riferito di aver parlato con Frattini: “Gli ho espresso quale opposizione parlamentare la volontà di conclusione positiva della Conferenza intergovernativa e del semestre italiano”. “Anche dalle nostre fila – ha aggiunto Rutelli – può quindi venire un sostegno per concludere, e per concludere bene”. L’importanza di firmare a dicembre la Costituzione unisce quindi maggioranza e opposizione. Rutelli ha tuttavia ricordato il pericolo cui si va incontro, “il rischio di veti paralizzanti”.

(4 DICEMBRE 2003; ORE 18:00)


Fonte: Il Nuovo online



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