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In tilt l'ufficio postale di Sant'Angelo - sabato 8 novembre 2003 at 19:50

Gerocarne. Veementi proteste di molti anziani, impossibilitati a riscuotere la pensione
In tilt l'ufficio postale di Sant'Angelo
La risposta dell'unico operatore: «Il computer non funziona»

GEROCARNE (VV). Ufficio postale della frazione Sant'Angelo in tilt. Il computer non funziona, quindi niente pensioni, niente pagamento bollette. La grave situazione non è di ieri, ma si trascina da una ventina di giorni.
«Sono ancora in attesa di riscuotere la pensione del mese di ottobre - dice Antonio Schipano, ex bidello - Mi sono recato alla posta il 18 ottobre (il pagamento delle pensioni avviene il 16 di ogni mese), ma l'unico impiegato mi ha risposto che non c'è linea. Computer bloccato. Sono tornato, poi, il 27 e il 28: medesima risposta. Così anche alcuni giorni fa, il 4 novembre».
Un autentico calvario, che non è ancora finito. «Giovedì scorso - racconta ancora Schipano - sono tornato, ma la situazione non è cambiata. Un tecnico si è portato a Vibo il computer per ripararlo. Ma fino a quando durerà tale situazione? Qui l'ufficio postale funziona soltanto quattro giorni al mese e, stando così le cose, ho paura che sarà difficile riscuotere la pensione. E quella di novembre? Sarà ancora a rischio? Intanto le spese ci sono. Ho la luce e il telefono da pagare, mi scade la rata della macchina». Una storia che è simile a tante altre. Molti sono, infatti, i pensionati che se ne debbono tornare a casa, umiliati nei loro diritti. «Per pagare la luce - aggiunge un altro - ho dovuto farmi accompagnare fino a Soriano. Non possono trattarci così. Le tasse le paghiamo, ma i servizi dove sono? Anche noi siamo cittadini italiani».
Lo scorso 4 novembre, mentre nei vari centri si celebrava la festa dell'unità nazionale, a Sant'Angelo è stata una giornata campale. Davanti all'ufficio postale la protesta è salita di tono. Da quanto afferma il gruppo di anziani, sono dovuti intervenire anche i carabinieri. Una scena di umiliazione, di dignità calpestata che stride fortemente con le "belle parole" sul rispetto per la terza età troppe volte sbandierate da politici e "predicatori"
Il sindaco, Raffaele Schiavello, come riportato ieri da queste pagine, anche per evitare problemi di ordine pubblico, ha preso posizione contro questa spiacevole situazione, inviando un telegramma di vibrate proteste alla direzione provinciale delle Poste, al Prefetto Mario Tafaro, e al ministero delle Telecomunicazioni. Un grido di allarme e un appello ad intervenire subito. I suoi cittadini non possono pazientare oltremodo. «Si possono comprendere i problemi di ordine tecnico - conclude Schipano - ma quando si vede che non c'è alcuna attenzione per le cosiddette fasce deboli della società, la pazienza si potrebbe perdere. Abbiamo aspettato troppo».
Una frazione abbandonata a se stessa. Questa l'immagine che si ha di Sant'Angelo. Qualcosa occorre fare. Non è piacevole assistere alla rabbia di chi ha lavorato una vita e si vede adesso negare il diritto ad avere quanto gli spetta per potere vivere con un po' di dignità.

Franco Pagnotta
(8 novembre 2003)


Fonte: Il Quotidiano della Calabria online

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