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I giovani apprezzano tv e cellulari.. - giovedì 30 ottobre 2003 at 21:04

Presentato il rapporto Censis-Ucsi sulla comunicazione
Libri, quotidiani e periodici sono percepiti come "pesanti"
I giovani apprezzano tv e cellulari
Verso Internet c'è amore e odio

MILANO - Non possono stare senza tv, cellulare e radio. Guardano Internet con un mix di diffidenza e simpatia. Mentre libri, quotidiani e periodici vengono percepiti come cose "pesanti". I giovani e la comunicazione, secondo il terzo rapporto Censis-Ucsi presentato oggi a Milano.

Promossi radio, telefonini e televisione, strumenti di comunicazione diretta, fluida, personale, disimpegnata e interattiva. Più problematico l'approccio verso Internet: metà dell'universo giovanile ne è attratto, l'altra metà lo respinge. Scarso l'appeal di libri, quotidiani e periodici, percepiti come impegnativi, unidirezionali e rigidi, anche se il 48,4% ha comunque letto almeno tre libri in un anno e il 44% sfoglia un quotidiano tre volte alla settimana.

Fra gli italiani dai 14 ai 30 anni il 90,7% è utente abituale della televisione, il 90,4% del cellulare, il 71,1% della radio, il 38,7% usa abitualmente Internet, il 15,2% legge con costanza periodici e il 14,1% segue anche la tv satellitare. Tutti dati, questi, nettamente al di sopra di quelli rilevati per gli adulti, dai 31 anni in su, in altre indagini.

Ma non tutti i media sono percepiti allo stesso modo. Nella ricerca si spiega infatti che i giovani si sentono più in sintonia con gli strumenti elettronici e digitali, ma con qualche importante eccezione. La televisione è sentita vicina dal 59,3% dei giovani, e lontana dal 12,8%, il cellulare è vicino per il 52,3%, e lontano per l'11,3%, la radio vicina per una percentuale inferiore, il 24,8, ma lontana soltanto per un esiguo 2,3%. L'eccezione è costituita da Internet perché ha contemporaneamente il più basso tasso di vicinanza (23,1%) e il più alto tasso di lontananza (30%).Libri, quotidiani e periodici sono in fondo alla lista delle preferenze dei giovani. Più lontani di tutto sono percepiti i periodici (solo il 3,6% li sente vicini, e ben il 25,6% li sente lontani), poi i quotidiani (l'11,8% li sente vicini, contro il 22,9%, e infine i libri, sentiti vicini solo dal 12,1%, ma lontani solo dal 17,8%.

Fra le diverse generazioni di giovani (14-18 anni; 19-24 e 25-30) le differenze, evidenzia il rapporto Censis, sono fortissime. Le quote d'uso di televisione (93,4%), cellulare (93,4%), radio (73,5%) e libri (54,4%) fra i più giovani (14-18 anni) sono nettamente superiori alla media, nonché alla diffusione fra i meno giovani (25-30 anni), mentre per quotidiani, Internet e periodici i dati si invertono e sono più elevati fra i 25-30enni.

Se fino a 18 anni è il 47,1% a guardare la televisione solo per svago, la percentuale dopo i 25 anni scende al 39,1%; e, per fare un altro esempio, se fino a 18 anni a usare il cellulare per svago è il 21,7%, dopo i 25 anni appena l'8,2% del totale.

Da notare anche le differenze di genere fra i giovani. La televisione (92,5%), il cellulare (92,2%), la radio (75,5%) e i libri (55,9%) fra le donne riscuotono consensi in maniera sensibilmente maggiore rispetto alla media; mentre quotidiani, Internet e periodici si confermano un terzetto più maschile che femminile.

Nei media, secondo l'indagine presentata a Milano, i giovani cercano conoscenze nel 34% dei casi, informazione per il 31,3%, utilità per il 14,3%. Poi divertimento (8,7%), emozioni (5,4%), compagnia (4,6%), ideali (1,8%). Ma anche qui sono percepibili eccezioni generazionali: sotto i 18 anni la ricerca di divertimento sale fino al 15%, quasi il doppio della media.

(30 ottobre 2003)


Fonte: La Repubblica online



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