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Blackout, emergenza superata - lunedì 29 settembre 2003 at 16:21
Tanti disagi per la popolazione del Vibonese, per circa dodici ore senza energia elettrica
Blackout, emergenza superata
La prefettura ha tenuto la situazione sempre sotto massimo controllo

Vibo Valentia: «E' una fortuna che sia successo di domenica, immaginate i problemi che avremmo avuto qualora il black-out si fosse verificato durante la settimana lavorativa», è stato questo il commento a caldo del prefetto Mario Tafaro, giunto di buon ora in ufficio dopo aver passato la notte al telefono per comprendere cosa fosse successo. In effetti proprio perché verificatosi di domenica l'emergenza è stata contenuta, tanti i disagi comunque, ma l'unità di crisi costituitasi presso l'Ufficio territoriale di governo dopo un incontro del Comitato per l'ordine e la sicurezza, ha praticamente tenuto sotto controllo l'intera contingenza prevenendo l'insorgere di situazioni spiacevoli come conseguenza del momento d crisi.
COSA E' SUCCESSO - L'interruzione dell'erogazione dell'energia elettrica si è verificata alle 3,20 della notte fra sabato e domenica a causa della rottura, per cause ancora da chiarire, della linea di interconnessione fra Italia e Francia, che fornisce l'elettricità al nostro Paese. Successivamente, grazie ad alcune cabine di smistamento, l'energia è tornata a macchia di leopardo. Prima in alcune aree del Nord, poi nel centro-sud. In Calabria l'elettricità è tornata fra le 6 e le 7 del mattino nell'area settentrionale. Nel lametino intorno alle 8. L'emergenza black-out in queste zone non è stata quasi neanche avverita. I maggiori problemi si sono riscontrati invece nell'area meridionale della regione, nel Vibonese e nel Reggino soprattutto.
NEL VIBONESE - In Prefettura si è creata una vera e propria unità di crisi coordinata dal viceprefetto Annunziato Vardé. I problemi di maggiore rilievo si sono riscontrati ad Arena, Soriano e Zungri, dove si è reso necessario inviare, grazie ai Vigili del fuoco e al personale del 118, alcuni gruppi elettrogeni per garantire la necessaria autonomia ad alcune macchine biomedicali fondamentali per la sopravvivenza di diversi ammalati. Il viceprefetto Vardé si è inoltre prodigato, a fornire al presidio ospedaliero "Jazzolino" un'adeguata quantità di gasolio, grazie ai depositi Agip e ad un'autobotte dei Vigili del fuoco, per consentire al gruppo elettrogeno di recuperare la piena efficienza per mantenere il supporto di energia all'intera struttura. Vardé ha poi monitorato istante dopo istante la situazione dei vari presidi sanitari e delle strutture che erogano servizi essenziali ed ha inviato una nota informativa ai sindaci della provincia e all'Azienda sanitaria affiché «si tenga alta l'attenzione, attraverso un'opportuna vigilanza e la conseguente eventuale adozione di provvedimenti necessari ad evitare che siano posti in vendita in supermercati e negozi di generi alimentari prodotti soggetti a scongelamento».
L'unità di crisi, che vede impegnati Polizia, Carabinieri, Vigili del fuoco, Guardia di finanza e Capitaneria di porto, vigilerà affinché gli effetti del black-out non creino problemi particolari alla cittadinanza una volta ripristinata la situazione di normalità.
Come appare evidente dalla stessa informativa inviata dall'Ufficio territoriale di governo ai sindaci e all'Azienda sanitaria, la maggiore preoccupazione riguarda l'ipotesi che possano essere commerciati alimenti scongelati e risurgelati, con eventuali rischi per la salute dei consumatori.
Per quanto riguarda la cittadinanza, invece, sin dalle prime ore della mattinata, ascoltando le varie emittenti radiofoniche che riuscivano ad irradiare il segnale, ci si è subito resi conto della particolare situazione e in molti hanno caricato le proprie automobili di bidoni e cestelli. Il problema di maggior rilievo, infatti, si è verificato nelle tantissime abitazioni impossibilitate ad utilizzare l'acqua a causa dell'assenza di energia elettrica. Si sono pertanto create lunghe file e un po' di confusione alle varie fonti della provincia. Per circa un paio d'ore si sono anche registrate diverse difficoltà di contatto per quanto riguarda la comunicazione attraverso i telefonini cellulari. Allo stato attuale non si sa ancora se nei prossimi giorni possano verificarsi ulteriori interruzioni del servizio di erogazione dell'energia elettrica. Il problema, naturalmente, non riguarda il solo Vibonese, ma l'Italia intera che, per quanto concerne l'elettricità non è ancora autonoma in quanto a produzione e pertanto deve approvigionarsi dalla Francia. Dall'Ufficio territoriale di governo, si assicura che si farà di tutto, in caso di necessità, per tenere sotto controllo i disagi che saranno conseguenza di un nuovo black-out.
Pietro Comito
(29 settembre 2003)


Fonte: Il Quotidiano della Calabria online

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