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Elezioni. Gli ambientalisti si chiamano fuori - mercoledì 3 settembre 2003 at 16:31
Elezioni. Gli ambientalisti si chiamano fuori dall'attuale compagine amministrativa
Provincia, le perplessità dei Verdi
Lele Suppa: «Il centrosinistra faccia una severa autocritica»

Vibo Valentia - NON intendono sentire parlare di ipotetiche alleanze con la coalizione che sin ora ha governato la Provincia. Una soluzione che certo non è da escludere, ma anche per loro, come per Udeur, Rifondazione e Furci, prima sarà necessaria una severa verifica del lavoro svolto nell'ultimo ciclo amministrativo e poi, eventualmente, si potrebbe parlare di un ritorno «in questo centrosinistra».
I Verdi, dunque, rimangono ancorati a quella posizione che era emersa in una dura nota stampa diramata qualche mese fa nella quale emergeva un'aspra critica verso l'attività amministrativa della giunta Bruni. Ma il loro riferimento resta naturalmente il centrosinistra («quello allargato originariamente, e non quello ristretto a Margherita, Ds e Sdi»).
Pertanto, il rientro a pieno regime nella coalizione è subordinato a «un rinnovamento rispetto al passato da parte di tutta la coalizione, ad una concreta svolta amministrativa per il bene e lo sviluppo del territorio, partendo dalla presentazione di un bilancio consuntivo dell'attività concretamente svolta da offrire agli elettori».
«Quel vecchio comunicato stampa rispecchia la nostra posizione ­ ha affermato il responsabile organizzativo provinciale del partito Lele Suppa ­ attendiamo di incontrarci nei prossimi giorni per discutere sulla situazione. Ma certo è che allo stato attuale prendiamo le distanze e ci chiamiamo fuori da questa compagine, che ci ha escluso da ogni iniziativa amministrativa».
L'ambientalista spiega il silenzio assunto dal suo partito sino a questo momento: «Abbiamo deciso di rimanere fuori dall' "autoincensatura" attraverso il gioco dei comunicati stampa. Noi siamo una forza del centrosinistra, ma siamo parecchio distanti da questa strategia politica. Il centrosinistra è per noi qualcosa di diverso, di più ampio, dove le scelte e l'iter amministrativo devono rispondere alle logiche di un dibattito interno al quale devono partecipare tutte le forze che in esso si riconoscono». I Verdi, come pure Udeur, Rifondazione e Movimento dei Paesi e dei quartieri, prendono dunque seriamente in considerazione l'ipotesi di una corsa solitaria.
«Sì, non ci poniamo assolutamente alcun problema ­ aggiunge Lele Suppa ­ se questo centrosinistra non cambia atteggiamento potremmo anche decidere di andare per i fatti nostri». I Verdi, dunque, fanno sul serio, e l'ottimismo di alcuni esponenti ulivisti di fronte alla rigidità della loro posizione, potrebbe subito scemare. Nei prossimi giorni è prevista la conferenza programmatica del partito, che definirà le prerogative dei Verdi in vista della prossima competizione elettorale. «Le porte del dialogo non sono affatto chiuse, ma - conclude Suppa - per battere le destre è necessario che la coalizione recuperi quel dibattito interno, quell'efficacia programmatica, che nel corso di questa gestione amministrativa si sono persi. L'obiettivo dovrà essere quello di presentare agli elettori qualcosa di diverso rispetto a quanto fatto fino a questo momento».
Pietro Comito
(3 settembre 2003)

Fonte: Quotidiano della Calabria online



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