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Uniti contro la criminalità - domenica 29 giugno 2003 at 10:05
Dasà Amministratori e imprenditori decisi a opporsi ai disegni del malaffare

DASÀ – Uniti contro la criminalità. È stata questa la parola d'ordine scaturita dall'incontro svoltosi nei locali della biblioteca comunale, organizzato dall'amministrazione comunale per condannare gli ultimi episodi intimidatori perpetrati ai danni del vicesindaco Ferdinando Scarmozzino, titolare di un'azienda di generi alimentari, al quale ignoti hanno incendiato, a distanza di pochi giorni, due furgoni, uno dei quali è stato totalmente distrutto dalle fiamme. Scopo della manifestazione (sono intervenuti, fra gli altri, numerosi sindaci del comprensorio e soprattutto tanti commercianti e artigiani di comuni vicini, anch'essi nel mirino della criminalità; inoltre, gli onorevoli Pittelli, Borrello, Basile, il sen. Bevilacqua, il comandante provinciale dell'Arma col. Cerruti, il presidente dell'Associazione per la legalità Giuseppe Idà, di Soriano) è stato anche quello di sensibilizzare sull'escalation e sulla gravità di certi fenomeni criminosi che si stanno verificando in questo territorio. Come si ricorderà, nei giorni scorsi, ad Acquaro, anche la Camera del Lavoro della Cgil e un noto professionista sono finiti sotto il tiro di una criminalità spavalda ed arrogante. Il pericolo maggiore, in queste circostanze, è quello di rimanere isolati. «Per vincere contro la criminalità, occorre fiducia nello Stato e lavorare - ha tra l'altro detto il presidente dell'amministrazione provinciale Ottavio Bruni - in sinergia fra tutte le forze politiche e ogni categoria di cittadini. È anche vero - ha aggiunto - che verso questo territorio non c'è mai stata grande attenzione». Occorre altresì «non sottovalutare il fenomeno microcriminalità - ha osservato Raffaele Mammoliti, segretario generale della Cgil provinciale, che ha chiesto maggiore collaborazione con le forze dell'ordine, le quali sono tuttavia chiamate «a dare risultati concreti”. Che la situazione in questo territorio sia di accertata gravità, lo ha rilevato l'on. Angela Napoli, che ha evidenziato la necessità «di trovare il coraggio della denuncia, anche - ha detto - in un paese di circa 1400 persone, dove tuttavia si sta tenendo un importante incontro in una biblioteca comunale che, per_, ha le sbarre alle finestre». «Forse da parte di un po' tutti si è abbassata la guardia» ha osservato Giuseppe Galati, rappresentante della segreteria provinciale dei Ds. «Certi comportamenti inducono - ha aggiunto - balordi o altri a compiere atti, che sono segnali pericolosi».
Nando Scarmozzino
(domenica 29 giugno 2003)

Fonte: Gazzetta del Sud online


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