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RC AUTO Critiche dalla maggioranza - giovedì 3 aprile 2003 at 21:57
RC AUTO Critiche dalla maggioranza

I consumatori aderiranno
al referendum abrogativo
del decreto "frena ricorsi"

Appena approvato definitivamente, ieri al Senato, con il voto contrario dell'opposizione e nonostante qualche riserva nella maggioranza, il ddl di conversione in legge del decreto sull'Rc auto, cosiddetto "frena ricorsi", ha subito suscitato fortissime critiche soprattutto delle associazioni dei consumatori.
Il provvedimento modifica anzitutto l'art. 113 del codice di procedura civile e prevede che il giudice di pace possa decidere secondo equità le cause il cui valore non ecceda i 1.100 euro, "salvo quelle derivanti da rapporti giuridici relativi a contratti conclusi secondo le modalità di cui all'art. 1342 del codice civile". Quest'ultimo richiamo riguarda i cosiddetti "contratti di massa" cui appartengono appunto i contratti di assicurazione Rc auto. In questo caso si procederà secondo diritto e si ridurrà di molto la possibilità dell'assicurato di ricorrere ai giudici di pace nei confronti di compagnie che - ricorda l'Ansa - furono multate dall'Autorità antitrust per circa 700 miliardi di vecchie lire.
Per il Governo il ministro per le Attività produttive Marzano ha affermato che "il decreto legge approvato salva il mercato assicurativo e non le compagnie" come invece sostengono soprattutto le associazioni dei consumatori, "dato che si limita a sostituire al giudizio secondo equità dei giudici di pace il giudizio secondo diritto nelle controversie relative ai contratti di massa. Il giudizio secondo equità - ha rilevato - era stato previsto solo nei ricorsi riguardanti controversie individuali".
Ma per l'opposizione il sen. Roberto Manzione (Margherita) ha invitato le associazioni dei consumatori a entrare a far parte del costituendo comitato per la promozione del referendum contro il decreto "salva compagnie", "per cancellare una norma iniqua e sperando che nel frattempo la Corte Costituzionale, cui sono già ricorsi molti giudici di merito, accerti l'evidente illegittimità del decreto".
E da parte dell'Intesa dei consumatori (che raggruppa la maggior parte delle associazioni) è venuto un immediato consenso ad aderire alla proposta di referendum abrogativo. Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori, con una nota, si sono dichiarati disponibili a partecipare alla costituzione di un comitato.
Da parte sua l'Ania, l'associazione delle compagnie, ha assicurato con il direttore generale Galli, l'impegno a convincere le singole società ad abbassare i prezzi.
Ma proprio su questo punto anche nella maggioranza, come accennato, c'è stata qualche riserva sul decreto e in particolare il sen. Francesco Pontone, presidente della commissione Industria, ha motivato la propria astensione come "una forte critica nei riguardi delle compagnie di assicurazione, che rappresentano i poteri forti nei confronti degli assicurati, parte più debole del contratto".
(L'Osservatore Romano - 4 Aprile 2003)

Fonte: L'Osservatore Romano online

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