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Serra S. Bruno, Censore e Tassone sollecito ad Asl - giovedì 3 aprile 2003 at 16:21
SERRA S. BRUNO, INVIATA ANCHE ALL'ASSESSORE REGIONALE LUZZO
Lettera-sollecito al commissario straordinario per ridare impulso all'ospedale
Censore e Tassone “strigliano” l'Asl

Nuovo sollecito da parte del sindaco Bruno Censore e del presidente della Comunità Montana delle Serre, Bruno Tassone, al Commissario Straordinario dell'Asl 8 di Vibo perché si attivi «a voler concretamente attuare tutte le procedure necessarie a dare concreta funzionalità alla struttura Ospedaliera di Serra San Bruno» e perché «si dia definizione alle procedure per consentire la realizzazione delle opere di sistemazione dell'elisuperficie». Nella lettera, inviata per conoscenza anche all'Assessore regionale alla Sanità, i due firmatari rilevano che finora nessun riscontro formale è stato ottenuto in merito e che tutto questo «denoterebbe grave disattenzione, se non noncuranza, nel management aziendale verso le autorità locali». Tassone e Censore reclamano, in particolare, l'attuazione della proposta del Direttore sanitario dell'ospedale di Serra San Bruno ritenuta «un positivo, encomiabile e condivisibile sforzo nella giusta direzione di ridare impulso al locale nosocomio». «Tale proposta – scrivono – riteniamo vada portata ad esecuzione nella sua interezza e poiché, abbraccia problematiche di competenza di diversi e separati Dipartimenti, va concretizzata dal management aziendale». Nel constatare che allo stato attuale l'ospedale è privo della funzionalità necessaria per come richiesta dalla proposta in esame, gli scriventi vedono la necessità d'intervenire per assicurare un'efficace, efficiente ed economica tutela della pubblica salute. «La parziale chiusura dello S.O. di Soriano – si legge nel documento – pomposamente definita ‘riconversione', era finalizzata alla riduzione dei reparti similari per ottenere una razionalizzazione, in diminuzione, della spesa. Per tale motivo il Direttore dell'U.O. di Ostetricia ed altro personale sono stati trasferiti nello S. O. di Serra. Come mai – chiedono gli scriventi – ciò non è successo per l' U. O. di chirurgia? Quali sono gli esiti di una riconversione e razionalizzazione da cui è, invece, derivato un identico numero di U. O. di chirurgia nell'ambito aziendale, con conseguente diminuzione delle risposte alle esigenze della collettività in una zona periferica sguarnita ed in un super affollamento in altra già coperta?» Censore e Tassone, inoltre, evidenziano sorpresa per l'avvenuta istituzione di una seconda U. O. di chirurgia generale presso lo S. O. di Vibo per come si evince da una disposizione del Direttore del Dipartimento e pertanto si chiedono: «Quando è stata istituita? Quale ne è la copertura finanziaria? Ne è stata fornita notizia all'Assessorato regionale alla Sanità? Nell'ipotesi positiva, come si concilia con le linee di tendenze emergenti dalla bozza di Piano sanitario regionale?» «Non si creda – sottolineano, infine, nel documento – che queste siano domande inutili ai fini che i sottoscritti si propongono di raggiungere, in quanto le risposte sono connesse con le attività di servizio affidate al dott. Genco e quindi con la sua presenza quotidiana presso l'ospedale di Serra. Presenza quotidiana già formalmente richiesta con la precedente nota e solo parzialmente (e con petizione di principio e non con un'espressa, specifica e precisa disposizione di servizio) accolta».
Maurizio Onda
(giovedì 3 aprile 2003)

Fonte: Gazzetta del Sud online

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