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A Reggio Calabria il «Devolution day» della Cdl - sabato 24 settembre 2005 at 15:52

A Reggio Calabria il «Devolution day» della Cdl
Nuovo scontro tra Berlusconi e Follini Il premier: «Si fa male da solo».
Il segretario Udc diserta la convention Cdl e replica: «Io non parlo con lingua biforcuta»

ROMA . Nuovo botta e riposta al vetriolo tra Berlusconi e Follini. Il premier, appena arrivato al «Devolution day» di Reggio Calabria, non rinuncia al bagno di folla e a una sostenitrice che gli urla di «far fuori» il leader Udc, risponde: «Si fa male da solo». Davanti alla platea poi il premier ribadisce: «Affinchè gli italiani ci diano ancora fiducia alla Casa delle Libertà c'è una sola discontinuitá: smettere di litigare ed essere uniti. C'è un solo grande progetto che adesso anche Fini condivide ed è quello di unire tutti i moderati d'Italia in una sola grande forza di democrazia e libertá». Infatti dal leader di Alleanza Nazionale è arrivato al Devolution Day un segnale forte che isola l'Udc: «Facciamo pure le primarie - ha detto - ma io non mi candido. Non si può essere vice del presidente del Consiglio e poi correre contro di lui»

LA REPLICA DI FOLLINI - Pochi minuti dopo la battuta di Berlusconi arriva la replica a distanza di Follini (che ha disertato la convention della Casa delle Libertà sulla sfida delle riforme per cambiare e unire l'Italia, al suo posto è andato il presidente del gruppo dell'Udc al Senato, Francesco D'Onofrio): «Io parlo un linguaggio diretto e vero, non parlo con lingua biforcuta. Qualche asprezza a volte fa parte della verità». Il centrista torna a insistere sulla necessità di procedere alle primarie, bocciando l'idea di una semplice assemblea degli eletti: «Credo - sottolinea il leader centrista - che il problema sia sentire gli elettori, non sentire gli eletti».

LA LEGA ALLA FINESTRA - Alla Lega le discussioni su primarie e leadership non piacciono molto. Calderoli lo aveva già reso noto giovedì, ribadendo che il candidato del Carroccio è e rimarrà Berlusconi. E comunque il partito si chiama fuori dalla competizione. «La Lega non ha nulla in contrario» rispetto alle primarie ha ribadito oggi il ministro per le Riforme a margine del Devolution Day. A chi gli chiedeva come saranno le primarie del centrodestra il ministro sorride e dice: «Spero di scoprirlo: ho delle versioni diverse. Non le abbiamo sollecitate noi. Ora vedremo come vorranno tenerle». Proprio al metodo sarà dedicato "a brevissimo" un vertice di maggioranza già fissato, ha ricordato Calderoli. In quella occasione «non ci sarà una proposta della Lega: visto che hanno fatto loro la richieste saranno loro ad avanzare le proposte».

SUD E RIFORME - Intanto al Devolution Day proprio le riforme del centrodestra sono il tema del confronto, anzi, dell'affermazione di quanto fatto dal governo. Nella riforma costituzionale proposta dalla maggioranza «non vedo una sola cosa che possa fare impensierire i cittadini del Sud» dice Silvio Berlusconi. «È una riforma necessaria, perché cambia quella approvata con un pugno di voti nella precedente legislatura, che aveva creato grande confusione, assegnando alle Regioni competenze in concorrenza con lo Stato». Il presidente del Consiglio, dopo aver ricordato che quella costituzionale è solo una delle 24 «grandi riforme» avviate dal governo, si è detto «sicuro che gli italiani confermeranno la loro fiducia» all'attuale maggioranza.

24 settembre 2005




Fonte: Corriere della Sera Online






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