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Fassino attacca il governo .. - sabato 5 febbraio 2005 at 19:23

Le conclusioni congressuali del segretario dei Ds
"Pronti a fare tutto il possibile per la giornalista rapita"
Fassino attacca il governo
"Serve una nuova guida politica"


ROMA . Si apre con l'appello per la liberazione di Giuliana Sgrena e si chiude con il tricolore. Nel mezzo, un' ora e mezzo di affondi a Silvio Berlusconi e una promessa: "Il tempo di governare è venuto, noi siamo pronti". Eccola la relazione finale di Piero Fassino al congresso dei Ds. Un'ora e mezzo di discorso, concluso tra gli applausi della platea.

Dal palco il segretario diessino, a tratti commosso, attacca: "Lo scarso senso delle istituzioni di un premier che convoca il giorno di apertura di un congresso di un partito dell'opposizione un raffazzonato consiglio nazionale di Forza Italia per offuscare il congresso degli avversari. E' una cosa penosa", commenta Fassino "il risultato è che voleva offuscare ed è stato offuscato". Da segnalare l'applauso con cui la platea ha salutato la citazione di Bettino Craxi.

Una nuova guida per il paese
"Il paese è grande ma la sua guida è piccola. Il premier non ha un progetto e nemmeno una visione del paese" attacca Fassino. "A dirlo non siamo solo noi, anzi come è accaduto alla tavola rotonda di ieri, a dire queste cose sono stati tre personaggi che appartengono a tre diverse collocazioni della società e cioè il leader della Cisl, Savino Pezzotta, il vicepresidente di Confindustria Andrea Pininfarina e il professore Ilvo Diamanti".

Le sconfitte di Berlusconi
Fassino galvanizza i suoi elencando le ultime sconfitte elettorali del centrodestra. L'ultima quella dei due collegi in cui si è votato nelle suppletive. "Sappiamo bene che sono due collegi, ma il voto c'è stato dopo l'offensiva delle Ardenne, il taglio delle tasse, Fini agli Esteri, Follini alla vice presidenza del Consiglio, la rava e la fava. E hanno perso lo stesso. Tra l'altro, se perdi sempre da tre anni, ti vorrai chiedere perché? Anche se Berlusconi lo fa ora non ce la fa più ugualmente".

Le tasse
"Un governo che guida la sesta nazione del mondo e che risolve il problema fiscale dando 20 euro a testa perché, di questo si tratta, dà una dimostrazione disarmante di impotenza" dice Fassino attaccando la sbandierata riduzione delle tasse operata dal governo Berlusconi: "Sapete che c'è? Politica industriale non ne faccio, il mezzogiorno sta come sta, infrastrutture non ne costruisco, la scuola è quella che è, vi do 20 euro a testa, vedete voi come potete arrangiarvi. Questo è il senso dell'operazione del governo, non altro".

La giustizia e il premier
"Per far sentire ai cittadini che sono uguali di fronte alla legge, bisognerebbe che anche il presidente del Consiglio si considerasse uguale agli altri di fronte alla legge" dice Fassino. "Questo è un dettaglio - aggiunge - che risolveremo nell' arco di un anno".

L'invito ai radicali
"Noi il cenno lo abbiamo fatto. Adesso l'onere della risposta spetta a Pannella". Fassino ribadisce la "disponibilità" del centrosinistra e in particolare dei ds a "camminare insieme" ai radicali per le prossime elezioni regionali.

Il futuro della Fed
Fassino, nel suo discorso,rilancia la sfida riformista. "La federazione dell'Ulivo - dice il segretario dei Ds, deve essere l'avvio di una politica che arrivi ad un approdo comune, e l'esercizio su quale sarà l'approdo non mi appassiona, non si definisce a tavolino".

L'applauso per Craxi
"La nostra è un'esperienza lunga" e sappiamo anche "di essere parte di una sinistra più larga, di cui siamo stati tanta parte, ma non la sola. In quella sinistra c'era anche un'altra grande famiglia, che si è riconosciuta in due partiti del socialismo riformista da Turati a Nenni, da Saragat a Craxi, anch'essa parte della sinistra e del socialismo italiano" dice Fassino. Al nome di Craxi, la platea risponde con un applauso.

I Ds e la Patria
"Noi siamo una sinistra che non ha paura della parola Patria, perchè questa patria abbiamo contribuito a liberarla" dice Fassino che alla fine della relazione ha sventolato un tricolore.

Il rapimento Sgrena
In inizio di relazione, Fassino aveva fatto un appello al governo: "'Lanciamo un appello a chi ha compiuto questo gesto insensato: restituite Giuliana Sgrena alla sua famiglia, al suo paese. E chiediamo al governo di fare tutto cio' che è necessario, come si fece per Simona Pari e Simona Torretta, di non lesinare nessuna iniziativa e nessun contatto". "Al tempo stesso diciamo anche che siamo pronti a fare la nostra parte e a concorrere in ogni modo per aiutare l'esito politico di questa vicenda. Le valutazioni diverse non possono e non devono impedirci di lavorare a un obiettivo che viene prima di tutto: salvare una donna e una giornalista".

Le elezioni in Iraq
Fassino ha poi parlato delle recenti elezioni in Iraq ("sono state un evento di straordinaria importanza che non possiamo non salutare con gioia"), e insistito sulla richiesta di convocazione del consiglio di sicurezza dell'Onu per esaminare la situazione irachena.

(5 febbraio 2005)



Fonte: La Repubblica online


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