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Google Porta online milioni di libri - mercoledì 15 dicembre 2004 at 09:38

Il motore di ricerca si accorda con cinque grandi biblioteche Usa
per mettere su internet i loro volumi. Iniziativa senza precedenti
Nuovo colpo di Google
Porta online milioni di libri
Tra le istituzioni coinvolte, Harvard, Oxford e Stanford

ROMA . L'informazione globale passa sempre di più attraverso un solo nome: Google, il più famoso di ricerca mondiale, ha appena annunciato un accordo con cinque delle più importanti biblioteche statunitensi per digitalizzare e mettere a disposizione online milioni di volumi, alcuni dei quali di particolare pregio e rarità.

Il progetto coinvolge le biblioteche univeristarie di Harvard, Oxford e Stanford, quella dell'università del Michigan e la New York Public Library. Per trasformare i testi, alcuni dei quali sono vecchi di secoli, dal formato cartaceo a quello digitale, Google ha dichiarato di utilizzare una tecnologia di sua proprietà. Secondo quanto riportato dal San Jose Mercury News, la compagnia ha già attrezzato con scanner e computer una stanza dell'università del Michigan, dove il processo di digitalizzazione va avanti fin da giugno.

L'intero procedimento potrebbe protrarsi per anni. I libri, comunque, verranno inseriti nel già enorme indice di Google man mano che vengono scannerizzati. A quanto si apprende, i testi di pubblico dominio, saranno a disposizione gratuitamente di tutti i navigatori. Di quelli protetti da copyright, il motore di ricerca fornirà soltanto l'indice, la bibliografia e alcuni estratti, come già avviene per i nuovi titoli inseriti nel servizio Google Print.

Non è la prima volta che qualcuno tenta di creare un vasto catalogo online di libri. Amazon.com ha già aperto un motore di ricerca interno alla sua libreria on line che permette di consultare centomila dei libri del suo catalogo prima dell'acquisto. Anche Microsoft e Yahoo sono alla ricerca dei diritti per offrire l'accesso a materiale librario in cambio di pubblicità. La stessa Google, il mese scorso, aveva lanciato Scholar, un indice di pubblicazioni accademiche separato dai normali risultati per garantirne l'affidabilità.

Ma l'iniziativa annunciata oggi è senza precedenti sia per la vastità dell'operazione, sia per il prestigio dei soggetti coinvolti.

Non tutte le biblioteche inserite nell'accordo contribuiranno in egual misura all'operazione: Stanford metterà a disposizione 2 milioni di testi, l'università del Michigan (dove studiò Larry Page, uno dei cofondatori del motore di ricerca) ben 7 milioni. Harvard sottoporrà agli scanner di Google solo 40 mila volumi, almeno fin quando non sarà accertato senza dubbio che la procedura di digitalizzazione non rischia di rovinare i libri più preziosi e fragili.

Entusiasti i primi commenti degli interessati: "Google sta facendo una cosa meravigliosa per la comunità accademica", ha affermato Peter Kosewski, direttore delle pubblicazione e della comunicazione ad Harvard. "Questo progetto", gli ha fatto eco John Wilkin, uno dei bibliotecari della Michigan, "dà accesso a una quantità di materiale in una maniera che nessuno di noi avrebbe mai creduto possibile". E Michael Keller, direttore della bibliteca di Stanford, profetizza: "Nello spazio di due decenni lo scibile umano sarà digitalizzato e accessibile per la lettura su Internet, così come adesso è accessibile gratuitamente nelle biblioteche".

(14 dicembre 2004)



Fonte: La Repubblica online


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