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«Caro Vallone, ancora non ci siamo» - venerdì 3 dicembre 2004 at 08:51

Il segretario della Cgil Raffaele Mammoliti dopo l'indagine sull'Osservatorio del Mercato del lavoro
«Caro Vallone, ancora non ci siamo»
Il messaggio all'assessore: «Basta analisi, serve un tavolo permanente»

Vibo Valentia. «Ancora non ci siamo». Chiaro e inequivocabile il messaggio che il segretario generale della Cgil Raffaele Mammoliti invia all'assessore provinciale al Lavoro Lidio Vallone all'indomani della presentazione dei risultati dell'indagine condotta dall'Osservatorio sul Mercato del lavoro guidato dal professor Damiano Silipo. La ricerca condotta su 63 imprese della provincia strutturate con più di 6 dipendenti è giunta ad una conclusione inaspettata: le aziende offrono lavoro, ma non riescono a reclutare il loro personale nell'esercito dei 36 mila disoccupati che registra il territorio perché le figure qualificate sono praticamente inesistenti. Raffaele Mammoliti, pur spiegando che nel settore della formazione professionale «si sono avuti significativi passi avanti», afferma di «aver avuto già modo di constatare che ormai da anni assistiamo ad analisi, valutazioni, studi, ricerche a volte in contraddizione, a volte importanti, a volte inutili».
Il sindacalista si dice «convinto» della necessità di «andare oltre e superare la fase di valutazione e di analisi per intraprendere quella della proposta del fare concretamente le cose». Tutto ciò al fine di «affrontare e risolvere le situazioni che tutti ormai da tempo denunciamo e su cui siamo tutti d'accordo». A giudizio del leader provinciale della Cgil «questo vale in generale per tutti, comprese le organizzazioni sindacali». Mammoliti ribadisce che da parte del sindacato «qualche proposta è stata lanciata per smuovere la situazione ma, come spesso accade - precisa - questa è caduta nel vuoto nell'indifferenza più totale».
Il suo riferimento è all'idea di un «cabina regia» o di un «tavolo permanente» attorno al quale «tutti i soggetti lavorino per affrontare e dare risposte ai problemi della legalità, dello sviluppo, del lavoro. Per tale ragione - prosegue il sindacalista - intendo riferirmi specificatamente ai dati diffusi dall'Osservatorio del lavoro. Senza nulla togliere alla riconosciuta professionalità e serietà dei componenti dell'Osservatorio - premette - credo, che senza la giusta considerazione della conoscenza empirica delle organizzazioni sindacali che hanno il polso della situazione reale del territorio, alcuni dati, per quanto dotati di scientificità, rischiano di non andare nella direzione giusta».
Mammoliti precisa che con questo non intende «contrastare quanto affermato», ma mira semplicemente a sollevare «una considerazione politica necessaria, utile e doverosa». Il sindacalista evidenzia che «siamo tutti nelle condizioni di conoscere cosa e quanto si è speso o si spenderà nella nostra provincia. Sapevamo tutti quali erano i progetti finanziati da risorse pubbliche. Era veramente difficile comprendere - si domanda - che se una determinata azienda attivava un finanziamento per un investimento turistico, per esempio, aveva bisogno di determinate qualifiche professionali? Ed era altrettanto difficile comportarsi di conseguenza attivando così corsi di formazione utili per qualificare quelle professionalità? Invece - rimarca - si è preferito fare altro. Ecco perché abbiamo convintamente richiesto l'accorpamento dell'assessorato al Lavoro e alla Formazione. Proprio perché è necessario assumere scelte coerenti se vogliamo cogliere lo spirito della legge che è appunto quella di far incrociare la domanda e l'offerta». A giudizio di Mammoliti è fondamentale attivarsi tutti «sollecitando chiaramente la Regione a trasferire alle Province quanto necessario. Per tale ragione ritengo che la situazione vada affrontata con un tavolo triangolare Provincia-Confindustria-Sindacati. Mi auguro - conclude - che l'assessore Vallone si attivi al più presto in tale direzione».

p.c
2 dicembre 2004


Fonte: Il Quotidiano della Calabria online


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