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Nasce l'Internet superveloce - giovedì 16 ottobre 2003 at 10:41
Dal Cern una connessione 20 mila volte più rapida dell'Adsl
Permette di scaricare un cd musicale o un dvd in pochi istanti
Un download da record nasce l'Internet superveloce
I ricercatori: "Nel futuro, collegamenti da 10 gigabit al secondo"

IMMAGINATE di poter scaricare da Internet l'ultimo cd del vostro artista preferito in un secondo. Fantascienza? Assolutamente no. È il futuro di Internet. Domani, due scienziati del Cern e del California Institute of Technology (CalTech) saranno premiati per aver realizzato, con i rispettivi team, il più impressionante record di velocità della storia della Rete: la trasmissione di un terabyte di dati a 7 mila chilometri di distanza con una velocità media di 5,44 gigabit per secondo.

Tradotto in termini più comprensibili, significa una velocità 20 mila volte maggiore rispetto a quella di una comune connessione Adsl. Ad un ritmo del genere, si potrebbe scaricare un dvd in 7 secondi. In un terabyte, ovvero mille miliardi di byte, potrebbe essere contenuto un milione e mezzo di volte l'intero testo della Divina Commedia. Il primo ottobre scorso, per trasferire questa mole di dati da Ginevra a Pasadena, ai ricercatori del Cern e del CalTech sono bastati complessivamente trenta minuti.

"Siamo arrivati al punto che due server posti l'uno di fianco all'altro hanno le stesse prestazioni di due server che si trovino a 10 mila chilometri di distanza", spiega Harvey Newman, che domani sarà a Ginevra per ritirare il premio quale capo dei ricercatori del CalTech. Al suo fianco ci sarà Oliver Martin, del Cern: "Il nostro obiettivo finale è abolire le distanze", spiega Martin, "e così facendo favorire una collaborazione scientifica mondiale più efficiente".

La prima applicazione dell'Internet superveloce, infatti, è scientifica. Si vuole fare in modo che i ricercatori impegnati in grandi sperimentazioni, soprattutto per quanto riguarda la fisica delle particelle e la fisica nucleare, possano lavorare insieme senza dover trasportare fisicamente a grandi distanze i carichi di dati. Per raggiungere questo scopo, le università, i governi e l'industria hanno deciso di ritornare allo spirito che portò alla creazione di Internet quasi mezzo secolo fa dando vita al consorzio Internet2.

"I più grandi esperimenti di fisica nucleare già oggi hanno a che fare con archivi di dati nell'ordine di un petabyte", ovvero un milione di miliardi di byte, aveva spiegato Newman lo scorso febbraio, commentando un altro record di velocità. Allora, i dati erano stati trasferiti tra la Svizzera e la California al ritmo di 2,38 gigabit per secondo.

I risultati odierni polverizzano quel primato. Ma l'obiettivo finale di Internet2 è ancora più ambizioso: raddoppiare la velocità, arrivando a 10 gigabit per secondo. Secondo i ricercatori, quel traguardo non è lontanto: "Abbiamo già individuato il nostro 'collo di bottiglia'", spiegano.

A quel punto, pronostica Newman, Internet2 potrebbe uscire dai laboratori per approdare come avvenne con la "vecchia" Internet, negli uffici e nelle case: "Ci aspettiamo che sistemi in grado di toccare la velocità di 10 Gbps saranno molto diffusi in un futuro relativamente vicino". Sarebbe la felicità di tutti i downloader.

ALESSIO BALBI
(16 ottobre 2003)


Fonte: La Repubblica online



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