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Telefoni fuori posto dell’assessore parte seconda - martedì 23 settembre 2003 at 18:46
Vibo Valentia – Continuano i disagi arrecati agli utenti che telefonano alla segreteria od all'assessore alla cultura della Provincia di Vibo Valentia Giuseppe Ceravolo. Io stesso ieri ed oggi telefonando da Roma diverse volte all'assessore Ceravolo,
(per una istanza, inviata tramite due raccomandate con ricevuta di ritorno a lui ed al presidente Bruni a cui sinora non ha fatto seguito nessun tipo di risposta scritta ed ormai sono trascorsi oltre nove mesi a dispetto della legge 241/90),
ho potuto constatare che i telefoni della segreteria ed il suo erano non disponibii per l’utenza della Provincia.
Ormai il caldo estivo si è placato e non possiamo piu’ addebitare il negarsi agli eventuali liquidi che si consumerebbero rispondendo ai cittadini, ma pare che il telefono 0963997234 dell’assessore sia collegato perennemente ad internet per lavoro, secondo la versione ufficiale dei centralinisti, mentre quello della segretaria 0963997233, perennemente fuori posto da empiriche deduzioni fatte.
Negarsi per taluni è la regola non l’eccezione a quanto pare.
Non dobbiamo essere troppo sottili, e domandarci:
ma come mai, uno che naviga in internet come un mago, poi non ha neppure una e-mail pubblica o se qualche pignolo riuscisse per impervie strade a scovarla nel diroccato sito www.provinciavibovalentia.it, non risponde neanche a quella?!?
In buona sostanza un emigrato con residenza nella provincia avrebbe all’incirca tre modi di comunicare con gli amministratori:
per iscritto (e non ti risponde neanche dopo aver promesso, per ben due volte, mesi addietro di provvedere a dare una risposta), per e-mail ed il computer viene utilizzato per altre cose e via cavo telefonico e gli apparecchi sono destinati ad uso improprio.
Quando certi governanti perdono il rispetto anche per l’ultimo cittadino di un determinato luogo, ho sempre creduto che fossero inadeguati, a rappresentare non soltanto l’ultimo cittadino ma anche gli altri.
L’umiltà, l’ascoltare le istanze dei cittadini, il cogliere eventuali drammi che dietro talune istanze vi sono, il prodigarsi a risolverle; non la retorica e la costruzione di ulteriori classi sociali, con iniziative culturali discutibili, dovrebbero essere le qualità di un buon governante.
Le forze politiche provinciali, che hanno a cuore in ispecie gli ultimi come i primi, non possono che prendere le distanze da tali metodi comportamentali ed agire di conseguenze nelle prossime scelte elettorali, quando oltre che di convergenze programmatiche si dovrà tenere conto principalmente della squadra adatta a realizzare tali programmi.
mimc
(martedi’ 23 settembre 2003)



La prima parte è reperibile al link: Telefoni fuori posto dell’assessore

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