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Vertenza Nuovo Pignone, Forfait dell'azienda - giovedì 31 luglio 2003 at 10:18
Vertenza Nuovo Pignone Non si presenta alla riunione con la Regione
Forfait dell'azienda
La giunta Chiaravalloti assume chiari impegni

L'azienda ha dichiarato forfait. Un'assenza che ieri pomeriggio è pesata sulla riunione convocata alla Regione per discutere sulla vertenza Nuovo Pignone. Un comportamento che è stato ufficialmente stigmatizzato dalle parti nonostante la General Electric abbia rappresentato una sua disponibilità di massima per un altro incontro che dovrebbe svolgersi nella prima decade di settembre. E così i rappresentati di Cgil, Cisl e Uil (presenti sia a livello provinciale che regionale) hanno dovuto accontentarsi dell'impegno assunto dalla giunta regionale. L'esecutivo Chiaravalloti, infatti, si farà carico di spendere tutta la propria autorevolezza, peso politico ed istituzionale «affinché al prossimo tavolo delle trattative venga coinvolto il governo nazionale, per il tramite del ministero delle Attività produttive». Una “promessa” di non poco conto considerato che, nel frattempo, la Regione «al fine di esplorare le possibili soluzioni atte a rilanciare le produzioni di qualità nel sito di Vibo Marina, assumerà tutte le iniziative opportune per utilizzare le capacità tecnico-scientifiche delle Università calabresi. Ciò allo scopo di verificare la reale volontà dell'azienda, per quanto previsto dall'accordo sindacale del 14 luglio scorso». Al contempo saranno stabiliti contatti con la Regione e le Università toscane «per utilizzare e ottimizzare le eventuali esperienze cui sono pervenute». All'incontro di ieri, oltre al sindacato e alla Rsu dello stabilimento Nuovo Pignone, erano presenti gli assessori regionali Domenico Basile, Antonino Mangialavori e Francescantonio Stillitani; il capo di gabinetto Morelli; il sindaco Elio Costa, la consigliera regionale Maddalena Basile e il commissario del Nucleo industriale vibonese Nazzareno Salerno. In pratica si è trattato del primo confronto operativo nel corso del quale le parti avrebbero dovuto concretizzare l'attuazione del contratto di intervento (il regolamento è stato approvato qualche giorno fa) quale possibile soluzione della vertenza. In tal senso vi era già stato il via libera del governatore Giuseppe Chiaravalloti, ma l'assenza dell'azienda non ha consentito di seguire fino in fondo la tabella di marcia. In pratica attraverso il contratto di intervento, che è la trasposizione a livello regionale del contratto di programma, le imprese in difficoltà possono accedere a una serie di agevolazioni sempreché l'obiettivo sia quello di rilanciare le attività in difficoltà creando, in loco, occasioni di sviluppo. Una carta che la giunta regionale, istituzioni e sindacato ritengano possa ancora spendersi per lo stabilimento di Vibo Marina il cui futuro potrebbe essere quello di diventare un polo di eccellenza nella ricerca e innovazione.

(giovedì 31 luglio 2003)

Fonte: La Gazzetta del Sud online



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