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Anche la Cgil scende in campo - mercoledì 4 giugno 2003 at 17:48
Anche la Cgil scende in campo in attesa del referendum del 15 e 16 giugno
Quattro ragioni per votare "Sì"
«Bisogna dare speranza e certezza al futuro dei lavoratori»

Vibo Valentia - IL 15 e il 16 giugno prossimi si voterà anche per l'abrogazione del cosiddetto "elettrodotto coattivo", ma questo referendum è, e sarà ricordato, soprattutto come quello per l'estensione dei diritti sanciti dall'articolo 18 dello statuto dei lavoratori a tutte le imprese. Rilevante la mobilitazione anche in provincia, Prc, Verdi, Slai Cobas, ma adesso, il fronte per il "Sì", tira l'asso: scende in campo anche la Cgil. La segreteria provinciale, con in testa il suo responsabile Raffaele Mammoliti, in una nota alla stampa indica quattro ragioni pregnanti per votare "Sì": «Si rafforza il diritto a non essere licenziati senza giusta causa. E lavoratori, donne, giovani meno ricattabili, possono rivendicare condizioni di lavoro più sicure, con più qualità per sé e per tutti ­ e poi si legge ­ La vittoria del "Sì" avrebbe effetti positivi anche sulla difesa dei diritti attuali, rendendo più difficile la modifica dell'articolo 18 voluta da Governo e Confindustria con il Patto per l'Italia».
Le prime due ragioni si configurano nell'ambito pratico della tutela dei diritti del lavoro, le ultime, invece, tengono conto dei riflessi che questo referendum potrebbe assumere rispetto allo scenario sociale: «Non si può non tener conto di quello che sentono e vogliono le persone che chiedono di essere rappresentate dalla Cgil ­ continua la nota del sindacato ­ La vittoria del "No" ­ infine - complicherebbe enormemente per il futuro ogni battaglia per estendere tutele e diritti».
La Cgil, dunque, scende in campo vigorosamente per il "Sì", ciò nonostante abbia originariamente espresso un giudizio critico sulla scelta di indire questo referendum. «Abbiamo sempre detto che la via maestra sono e restano le leggi ­ aggiunge il segretario Raffaele Mammoliti ­ Il contenuto delle riforme legislative, quelle sostenute dagli oltre 5 milioni di firme approdate in parlamento ha per noi un valore strategico. La campagna referendaria ­ continua ­ rappresenta un'occasione utile per far conoscere i contenuti della nostra proposta e far crescere attorno ad essa il consenso dei lavoratori. E' importante votare ­ asserisce il sindacalista, a nome dell'intera organizzazione ­ per dare forza a un'idea di partecipazione che oggi è in crisi». L'obiettivo della Cgil è chiaro: «Sollecitare un percorso per arrivare in tempi rapidi alla riforma degli ammortizzatori sociali, all'estensione dei diritti all'universo delle collaborazioni coordinate e continuative e ai lavoratori dell'impresa minore e a una riforma del processo del lavoro».
Un appello limpido dal sindacato: «L'appuntamento del 15 giugno è importante per dare un segnale contro l'attacco del governo ai diritti del lavoro» perché «la legge 30 sul mercato del lavoro apre varchi alla riduzione di fatto dei diritti fondamentali, compreso l'articolo 18».
La Cgil annuncia inoltre diverse inziative di sensibilizzazione dell'opinione pubblica in tutta la provincia.
Pietro Comito


Fonte: Il Quotidiano di Calabria online


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