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Sharon: Dopo Iraq aumentate le possibilita di pace - domenica 13 aprile 2003 at 12:05
SHARON: DOPO IRAQ AUMENTATE POSSIBILITA' DI PACE
GERUSALEMME - Il primo ministro israeliano Ariel Sharon ritiene che il conflitto in Iraq abbia dato una scossa all'intero Medio Oriente che ''da' ora la possibilita' di arrivare a un accordo con i palestinesi prima di quanto si creda''.
In un'intervista esclusiva al giornalista Ari Shavit apparsa sul quotidano Haaretz, il primo ministro israeliano ha rilasciato una serie di dichiarazioni insolitamente concilianti circa la costituzione di uno stato palestinese e le ''dolorose concessioni'' che Israele e' disposto a fare per arrivare alla fine del conflitto.
Le dichiarazioni del premier hanno avuto ampia eco in tutto il mondo politico israeliano.
Secondo il premier, dopo l' Iraq, ''c'e' ora l'occasione di creare un differente rapporto tra noi e gli stati arabi e tra noi e i palestinesi. E' un'occasione che non va sciupata e che io intendo esaminare con la massima serieta'''.
Pur ribadendo che Israele non fara' concessioni sulla sua sicurezza e in risposta a una domanda circa l'eventuale sgombero di insediamenti ebraici in Cisgiordania e nella striscia di Gaza, Sharon ha risposto che se i palestinesi mostreranno di essere davvero intenzionati ad arrivare alla pace, ''noi dovremo fare dei passi che saranno dolorosi per ogni ebreo e per me personalmente'', sottintendendo uno sgombero di insediamenti.
''Io ho ormai 75 anni - ha detto ancora - e non ho altre ambizioni politiche oltre la mia attuale posizione e sento ora che il mio obiettivo e il mio scopo sia quello di dare a questo paese pace e sicurezza''.
Alla domanda se sia davvero disposto ad accettare la nascita di uno stato palestinese nei Territori, Sharon ha risposto: ''Penso che e' cio' che succedera'. Bisogna essere realisti. Alla fine ci sara' uno stato palestinese....non penso che dobbiamo governare su un altro popolo e gestire la sua vita. Non penso che ne abbiamo la forza. E' un peso molto grande sul popolo e solleva questioni etiche e gravi problemi economici''.
''Perche' il conflitto cessi - ha continuato - i palestinesi devono prima di tutto riconoscere il diritto degli ebrei a una madre patria e all'esistenza di uno stato ebraico indipendente nella madre patria del popolo ebreo''. Cio' significa che dovranno anche rinunciare al 'diritto al ritorno' in Israele dei profughi palestinesi.
''Intendo lavorare con uno stato palestinese dal momento in cui si formera'. Non attendero' che sia il mio telefono a squillare'' ha detto Sharon assicurando che l'occupazione delle citta' palestinesi e' temporanea e destinata a cessare.
Per Sharon infine anche dopo la rimozione della minaccia irachena restano altri tre stati che creano ''dei problemi'' per i loro tentativi di procurarsi armi di distruzione di massa, ed essi sono ''la Libia e l'Iran''. L'Arabia Saudita rappresenta inoltre un altro ''problema'' perche', a dire di Sharon, da' ''assistenza a organizzazioni terroristiche''.
13/04/2003 10:56
ANSA


Fonte: Ansa online

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