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Vergogna, urlo nel cuore - martedì 25 marzo 2003 at 09:49

Alla vista dei filmati dell'altro ieri sui soldati americani caduti e su quelli fatti prigionieri dalle truppe della resistenza irakena, la sensibilità di un poeta calabrese come Salvatore Armando Santoro, rimane scossa.
"Vergogna, urlo nel cuore" e' il suo grido soffocato e la sua penna comincia a scorrere su un foglio bianco, colore che acceca le idee e ci regala le sue emozioni in questi versi:
....
PUBBLICITA', PUBBLICITA'

Non c'è più rispetto per alcuno,
non si prova neppure commozione
se qualche istante prima
han fatto vedere distruzioni
e morti ammucchiati nella strada
e i prigionieri con i visi mesti.
Nessuno pensa alle madri americane,
che han visto da poco i loro figli
in mano ad un esercito nemico
e stan soffrendo in cuore mille pene
per la sorte che potrebbe ancor toccare
ai loro figli in mano agl'irakeni.
"Scusate", sento dir dal conduttore,
"abbiam bisogno un attimo di sosta
c'è da mandare in onda
qualche minuto di pubblicità".
E sullo schermo con indifferenza,
senza rispetto alcuno per la morte,
per la disperazion di tanta gente,
sfilano immagini colme d'euforia,
di cani che mordicchiano le "mele",
di carta igienica, di detersivi vari,
di paste adesive per dentiere
e merendine con la marmellata,
di gente allegra, che brinda con del vino
o che banchetta al fuoco del camino.
Vergogna, urlo nel cuore,
vergogna a questo mondo occidentale
che vive di surplus e di banale,
vergogna a questa bassa informazione
che sfrutta l'ascolto addolorato
di tanta gente che si strazia il cuore,
mortificata per l'ingiusta guerra
e costretta a subir la prepotenza
di squallidi messaggi commerciali
legati a bassi profili di profitto,
che mortificano la coscienza e il cuore
e che opprimono ancor di più la mente.

.....
ed il foglio bianco diventa in pochi minuti un arcobaleno coi suoi bei colori che ci costringono alla riflessione ed a comprendere che un nuovo mondo, slegato da "bassi profili di profitto" e' possibile, anzi ormai necessario.
mimc

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