Forum Altomesima Online - Arruzza - Storia vera di un vero artista
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 Arruzza - Storia vera di un vero artista
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Inserito il - 08 maggio 2012 : 20:44:52  Link diretto a questa discussione  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Admin Invia a Admin un Messaggio Privato Aggiungi Admin alla lista amici


COMUNICATO STAMPA
Sabato prossimo (12 maggio 2012) alle ore 11,00, al XXV Salone internazionale del libro, ospitato al Lingotto Fiere di Torino, si terrà la presentazione dell'opera letteraria "Arruzza - Storia vera di un vero artista", realizzata da Pietro Comito e pubblicata da Città del Sole Edizioni. L'iniziativa è in programma al Padiglione 2, stand L 165, nello spazio dedicato alla Regione Calabria.
Coordinata dal responsabile del Sistema bibliotecario regionale calabrese Gilberto Floriani, vedrà la presenza dell'autore Pietro Comito, del patron di Città del Sole Edizioni Franco Arcidiaco, oltre che di Mike Arruzza, il pittore calabrese, tra i maggiori contemporanei, la cui biografia è stata elaborata e trasformata in un romanzo di 198 pagine, intenso e di gradevole lettura.
"L'opera è l'omaggio dovuto alla vita ed alla carriera di un artista straordinario, la cui storia, così travagliata ed emotivamente coinvolgente, rappresenta un esempio di attaccamento viscerale alle radici ed ai valori positivi di una Calabria profonda che non può scomparire o essere dimenticata. Ringrazio Franco Arcidiaco e Città del Sole per aver creduto ed investito su questo volume che rappresenta, a tutti gli effetti, la mia opera prima in veste di scrittore". E' quanto anticipa l'autore Pietro Comito.
Giornalista professionista dal 2006, ha ricostruito la storia di Arruzza, romanzandola, sin dalla nascita, avvenuta nel lontano 1937 in una Dasà, piccolo centro delle Preserre vibonesi, provata dall'emigrazione e dalla povertà.
Da bambino fino alla maturità, umana ed artistica, attraversando tutto il novecento: i ricordi del genitore emigrato in America sulla Grande guerra, la prima ondata emigratoria, quindi la Seconda guerra mondiale, le ferite degli anni '50, il miracolo economico, la partenza per il Nord, la sua odissea da aspirante cantautore, poi da discografico, quindi la scoperta di uno straordinario talento nella pittura che gli è valso numerosi riconoscimenti in ambito nazionale e internazionale, con i suoi quadri che oggi si trovano dagli Stati Uniti fino in Australia.

Vibo Valentia, 8 maggio 2012


L'artista Mike Arruzza

Per contattare l'artista Arruzza
Pagina Facebook Mike Arruzza Pittore






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Inserito il - 15 maggio 2012 : 22:45:02  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Admin Invia a Admin un Messaggio Privato Aggiungi Admin alla lista amici


Comito racconta Arruzza.
Presentata a Torino l'opera prima del giornalista vibonese


Calabria e vibonese, delle eccellenze, protagonisti al XXV Salone internazionale del libro, al Lingotto Fiere di Torino - spazio espositivo della Regione Calabria -, dove, sabato scorso (12 maggio 2012) è stato presentato il volume "Arruzza - Storia vera di un vero artista", opera prima del giornalista Pietro Comito, pubblicato da "Città del Sole Edizioni", tra i 23 editori calabresi presenti alla manifestazione. In uno stand regionale curato dal direttore di "Bottega editoriale" Fulvio Mazza e dal responsabile del Sistema bibliotecario regionale Gilberto Floriani, si è registrata la partecipazione dell'assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri, del patron di Città del Sole Edizioni Franco Arcidiaco, dell'autore Pietro Comito e di Mike Arruzza, affermato pittore dasaese, dall'inconfondibile tratto che richiama lo stile di Caravaggio e Mattia Preti, tra i più importanti contemporanei, protagonista del libro-biografia ispirato alla sua vita. Dopo l'introduzione di Gilberto Floriani, parola a Franco Arcidiaco, che ha definito il libro "un’opera che offre molti esempi della Calabria migliore, quella fatta di arte, cultura e valore che, a causa dei fatti di cronaca e sangue, viene spesso ignorata. E, tanto il maestro Arruzza, artista di livello nazionale ed internazionale, quanto l'autore, giornalista che seguo e stimo da anni per sua la professionalità, costituiscono 2 tra le espressioni più positive della nostra terra". La pubblicazione è stata molto apprezzata dall'assessore Caligiuri che, raccontata la conoscenza casuale, anni fa, del maestro Arruzza, ne ha esaltato l'alto livello di "artista che rende onore a questa terra", ringraziando "Pietro Comito, per aver voluto raccontare la stessa terra e "Città del Sole", esempio virtuoso, in un contesto nel quale si sfornano troppi libri, molti dei quali, in verità, si potrebbero evitare". All'autore il dettaglio dell'opera, identificata come "una biografia romanzata che, avendo sullo sfondo il dipanarsi di tutto il '900, narra la storia di un pittore di calibro, offrendo ai lettori un racconto autentico, fatto di sacrificio, riscatto, sogni inseguiti, infranti e realizzati, delineando la figura umana di un’importante personalità che anche il grande pubblico mi auguro impari a conoscere". Scritto con tecnica scorrevole e fruibile a tutti, il volume racconta la vita dell'artista sin dalla nascita, in una modesta abitazione di Dasà, piccolo centro segnato dall'emigrazione che spettò anche al padre di Mike, eroe della Grande guerra, andato a cercar fortuna negli Usa. Infanzia vissuta in un contesto lontano dalla modernità, Mike studiò a Roma, prima di emigrare a Milano, dove si cimentò in vari campi: attore comparsa, aspirante cantautore, discografico, garzone in un'argenteria. Fino alla scoperta del suo straordinario talento di pittore ed al ritorno nella propria terra. Il tutto contenuto in una storia carica di emozioni e ricordi, che attraversa un secolo intero, i suoi pregi e le sue contraddizioni: le 2 guerre, l'ondata migratoria, i favolosi anni '60, gli usi ed i costumi di una terra che, dopo tanto peregrinare, l'ha richiamato a sé. Commosso, anche per la presenza di alcuni compaesani residenti a Torino, Mike Arruzza a stento è riuscito "a descrivere la gioia per aver ricevuto quest'omaggio e per essere nella prestigiosa vetrina del Salone internazionale del libro. Questo momento mi lascia un'impronta profonda dentro, come quella che mi sforzo da anni di imprimere in ogni mia opera". Insomma, "storia da leggere - la chiosa di Arcidiaco - che racconta un frammento della migliore Calabria".

Valerio Colaci







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Inserito il - 16 maggio 2012 : 20:59:17  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Admin Invia a Admin un Messaggio Privato Aggiungi Admin alla lista amici
Per conoscere meglio l'arte di Mike Arruzza basta consultare le pagine, del forum Altomesima Online, raggiungibili dai seguenti link, in cui vi sono video e informazioni sul grande pittore:




Il mondo incantato di Mike Arruzza

Quella notte a Betlemme

I video di Mike Arruzza per la Pasqua






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giuseppe ciardullo
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Inserito il - 20 maggio 2012 : 19:12:51  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di giuseppe ciardullo Invia a giuseppe ciardullo un Messaggio Privato Aggiungi giuseppe ciardullo alla lista amici
Su segnalazione dell'amico Domenico Capano ho appreso della pubblicazione di un libro con tema un artista Dasaese. Alla recente Fiera del Libro di Torino me ne sono procurato una copia, vorrei condividere con voi alcune considerazioni. Non conoscevo Mike Arruzza, (e me ne duole) sia da uomo che d'artista.
Ho letto questo libro sulla sua storia; è scritto e si legge gradevolmente. Pietro Comito sa essere piacevolmente descrittivo senza indulgere in forma arcaiche del linguaggio o scadere nella ridondanza.
La biografia di un personaggio vivente rappresenta un banco di prova ed un tema piuttosto improbo per qualunque scrittore, a maggior ragione per un'opera prima. Intanto limita allo scrittore gli spazi d'interpretazione, di contributi e di analisi critica "personali". Lo espone al rischio di sottovalutare o sottacere certe "verità emergenti" che naturalmente affiorano dal racconto del protagonista.
Condizioni difficili per raggiungere "fedeltà" del racconto unitamente ad obbiettività.
Comito esorcizza e risolve brillantemente questi temi, consegnando alla lettura un'opera onesta, scritta in maniera rispettosa del personaggio, dei luoghi e rigorosamente fedele al racconto affidatogli. Non aggiunge ne commenta, si limita a romanzare elegantemente un percorso che di per se ha tutti gli elementi per affabulare. Si tratta di una scelta generosa, onesta perché pone lo scrittore di fronte al dilemma di distinguere tra i "doveri" dell'opera ed il diritto di caratterizzare il proprio lavoro.
Un gesto tutt'altro che scontato e che rimarca la rigorosità e la correttezza professionale.
Pubblicazione elegante, copertina da pittore "verista" e carta paraffinata di buona qualità.
Appassionante e coinvolgente in tutta la parte che descrive l'emigrazione ed il travaglio di tutte le figure ad essa interessate, addirittura commoventi la descrizione dell'incontro tra il padre e la madre al ritorno di "a Merica" e quella sulla ripartenza e il distacco sul molo del porto di Napoli.
La sofferenza per la mancanza del padre lungo tutta la crescita, scandita da pensieri, ansie e paure risulta magistralmente descritta e coinvolgente, l'arrivo al collegio dei Salesiani e l'incontro con il "Consigliere" inquietante ed anticipatore di un futuro incerto e non facile.
E' una storia molto simile e comune a tante nostre famiglie, anche alla mia ed a me personalmente.
Quanti ricorsi, per la miseria. Il dott. Pietro Rosano era di Limpidi. E qualche anno dopo nell'unico anno in cui, tornato in Calabria, frequentai il Liceo Scientifico di Vibo (1971/72), un mio insegnante si chiamava Comito, era originario di Acquaro, non so se parente dell'autore di quest'opera.
Avevo quotidiani epici scontri con lui, vecchio e convinto fascista; mentre io, da giovane militante dell'allora Movimento Studentesco, organizzavo le lotte contro l'allora governo Colombo e sulla guerra del Vietnam.
Quasi scioccato della realtà locale, comune a Dasà e paesi limitrofi, il mio compreso, avevo deciso di abbandonare la scuola e tornare al nord e lui dopo aver letto un mio tema-studio sull'emigrazione, fece fortissime pressioni ed intervenne sulla mia famiglia nell'intento di farmi desistere.
L'emigrazione, sempre questa maledetta piaga che tutti noi ha indelebilmente marchiato o forgiato!
Incredibile, anche io fui in un collegio religioso, come Mike grazie al parroco del paese. Il marchio sui vestiti, lui il 52 io il 75!
Ma al diavolo le divagazioni, torniamo al nostro.
Il racconto sulla vita, interessante, con un discreto tono di romanzatura appare eccessivamente ed inutilmente "dettagliata" per certi aspetti molto personali. Si tratta di soggetto in vita che coinvolge altri protagonisti anch'essi probabilmente viventi e forse ignari della rivelazione di tanti gesti o particolari sulle "relazioni" intrecciate con il Mike.
Terribile il "giudizio" sulla spasimante, l'americana Robin, ma tutt'altro che lusinghieri anche quelli con Anna la prima ragazza e la vedova Franca, quella successiva. Molto cinici i rapporti, troppo ed inutilmente rivelatori di situazioni che dovrebbero attenere oltre che alla riservatezza dell’ uomo, alla sensibilità dell’artista oramai maturo.
E' naturalmente una mia personale sensazione, ma qualcosa mi sfugge e mi desta perplessità nel tentativo di coniugare felicemente il binomio Artista-Uomo. Alcuni tratti mi risultano incoerenti, non del tutto equilibrati.
Probabilmente frutti postumi di una crescita priva delle rassicuranti "sicurezze" di una guida paterna, associata ad una forte "mitizzazione" della figura materna.
L'uomo Mike Arruzza, dopo un travagliata adolescenza, trova un'altrettanto tormentato percorso di vita, passa per la Milano del boom economico ricco di fermenti e di possibilità. E' dotato di qualità artistiche e piuttosto intraprendente. Tuttavia dopo essersi cimentato, con scarso successo, nelle più svariate attività si arrende, ha già un'età, ripone le ambizioni "nordiche" di futuro e grazie anche alla "casuale" scoperta del talento pittorico, torna alle origini. Recupera sensazioni e tradizioni da cui non si era mai completamete liberato e che lo hanno sistematicamente, suo malgrado condizionato. Realizza il congiungimento tra le aspirazioni giovanili ed il liberatorio quotidiano vivere del paese natio. Un "tradizionale" matrimonio, la riscoperta del mondo rurale e contadino scanditi dal lavoro duro e dalla essenziale spartana quotidianità lo assorbono integralmente contribuendo, oltre che l'uomo a far maturare definitivamente l'Artista.
Un uomo del nostro tempo Mike Arruzza, della Calabria e soprattutto di Dasà, indissolutamente legato alla sua terra, alle sue donne, alla cultura semplice ed essenziale di quei luoghi e di cui è diventato mirabile testimone e cantore.

Il mio è un pensiero in libertà, tutto vuole essere tranne che un giudizio e nulla toglie al merito, alle capacità artistiche ed alla tenacia con cui Mike ha perseguito il suo "sogno di Emancipazione" e di affrancamento dall'atavica povertà.
Ho cercato su internet e per documentarmi sulle sue opere canore, trovando molto poco per la verità.
Ho guardato con attenzione quella pittorica e decisamente la fama è tutt'altro che immeritata; è bravissimo ed accostabile ai "Macchiaioli" Italiani. Per talune opere un "novello Segantini", atteso naturalmente che non sono un esperto e la visione al computer delle opere non ispira emozioni e sensazioni proprie di quelle dal vero, né restituisce gli effetti del colore e della loro cromaticità.
L'opera ci rivela comunque una figura complessa e intrigante valevole di attenzione, uomo contraddittorio e "incompiuto", forse; sicuramente, un grande Artista che nobilita quelle nostre terre, oramai spopolate e culturalmente un po' inaridite dalla partenza di intere generazioni.
Concludendo:
Un'opera che consiglio a tutti, si legge tutta d'un fiato per come è ben raccontata e congegnata da Pietro Comito. Ognuno di noi può trovarvi caratteri ed esperienze di "comunanza" intrisi di ricordi ed emozioni. Il tutto raccontato in maniera semplice e diretta, senza retorica e senza vittimismi. Un compito tutt'altro che scontato dato il tema.
Un'affresco su un mondo di "calabresità paesana" che non c'è più e di cui ognuno di noi, poco o tanto, nel bene o nel male ne è stata parte.

Giuseppe Ciardullo







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Inserito il - 22 maggio 2012 : 10:35:53  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Admin Invia a Admin un Messaggio Privato Aggiungi Admin alla lista amici


Articolo su Arruzza. Storia vera di un vero artista







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Inserito il - 22 maggio 2012 : 16:54:12  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Admin Invia a Admin un Messaggio Privato Aggiungi Admin alla lista amici
La Canzone del video A mamma mia è cantata da un giovane Mike Arruzza.



Nato nel 1937 a Dasà, piccolo centro delle pre-Serre vibonesi, Mike Arruzza è uno dei più grandi pittori calabresi contemporanei.
Figlio di una famiglia priva di mezzi, divisa dall'emigrazione, lascia giovanissimo la Calabria alla ricerca di un futuro migliore. La sua è una faticosa storia di impegno, riscatto e ricerca delle proprie radici. Pietro Comito, giovane e vivace giornalista calabrese, la racconta in toni caldi e appassionati.
Una biografia che diventa qualcosa di più: come nei migliori romanzi del secondo dopoguerra, racconta il Belpaese, quello del "miracolo economico", segnato dalla perdurante divisione tra nord e sud, dal dolore di un'emigrazione forzata, dalla spasmodica ricerca della fortuna in un nuovo mondo. Arruzza, dalla mente vivace e intelligente, viene mandato a Roma per studiare, malgrado i pochi mezzi della famiglia. Poi anche per lui, giovanissimo, il trasferimento obbligato a Milano alla ricerca di lavoro.
Qui, nell'Italia del dopoguerra che comincia a intravedere benessere e nuove possibilità per tutti, si mantiene faticosamente, ma ha grandi passioni che presto lo prenderanno interamente.
Ama la musica, scrive canzoni, canta, studiando con l'anziano maestro Zefferino Grossetti. Scritturato da una nota etichetta discografica del tempo, il suo "Le ragazze calabresi" riscuote un importante successo, specie sulle radio locali. Il suo cavallo di battaglia però è la cover di "Vecchio frac" che una sera del 1961 canta al Cinemateatro smeraldo di Milano, davanti al grande Domenico Modugno in persona. Quindi si fa conoscere come cantautore, ma nel 1971, a 34 anni, riscopre una vena artistica che da ragazzo aveva coltivato: la pittura. Grazie alla famiglia emigrata in America, espone subito all'Old Town Gallery di Stamford. Applausi a scena aperta per quel pittore giunto dalla terra di Leonardo, Michelangelo e Caravaggio.
In America fu invitato per un'altra personale di pittura e nel 1973 espose nella Douglas Gallery di New York. Successi internazionali immediatamente, ma Arruzza decide di tornare in Italia, addirittura nella sua Dasà, dove prende la via dell'insegnamento di educazione musicale e, contemporaneamente, asseconda ormai il suo prolifico estro artistisco.
Dalla creatività innata, ha al suo attivo oltre 700 opere, dallo stile inconfondibile, che ridà vita ai frammenti di un'epoca, di una civiltà contadina in parte dimenticata. Immagini che appartengono alla Calabria anni '50, il lavoro dei campi, la vita nei vicoli dei paesini, i giochi di un tempo, ma anche le grandi figure calabresi; celebri i suoi Tommaso Campanella e Giuditta Levato. Da Miami a Stoccarda, passando per Firenze e Milano, ha esposto le sue opere nel corso di alcune tra le manifestazioni artistiche più importanti in campo nazionale e internazionale, ricevendo innumerevoli premi e riconoscimenti.






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Inserito il - 31 maggio 2012 : 22:25:25  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Admin Invia a Admin un Messaggio Privato Aggiungi Admin alla lista amici


31 maggio 2012. Presentazione radiofonica a Radio Onda Verde di Vibo Valentia del libro "Arruzza. Storia vera di un vero artista" nel programma Spazio Informazione. In studio Antonio Scuticchio e Pietro Comito. Collegato via telefono, da Dasà, il protagonista del libro Mike Arruzza.







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Inserito il - 15 giugno 2012 : 15:56:10  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Admin Invia a Admin un Messaggio Privato Aggiungi Admin alla lista amici
Per gli interessati alla lettura: da ieri il libro “Arruzza - Storia vera di un vero artista” è disponibile nelle librerie italiane collegate con Città del Sole Edizioni.
A Dasà, è reperibile presso la cartoleria Primavera.
Di seguito il link di tutte le librerie italiane ove si può acquistare il libro incerniato sulla vita del protagonista Mike Arruzza e del suo paese natio: Dasà.

http://www.cdse.it/librerie.php






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Inserito il - 24 luglio 2012 : 02:16:23  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Admin Invia a Admin un Messaggio Privato Aggiungi Admin alla lista amici
Giorno 11 agosto 2012 alle ore 19,00 avverrà, in piazza dei Caduti a Dasà (VV), la prima presentazione in Calabria del romanzo dello scrittore Pietro Comito trattante gli episodi più emblematici della vita del pittore calabrese Mike Arruzza.
La presentazione, patrocinata dall'Associazione culturale dasaese e dall'amministrazione comunale di Dasà, avrà come relatori: l'autore del libro, l'editore reggino Franco Arcidiaco, il protagonista Mike Arruzza, il presidente dell'ACD prof. Francesco Romanò, il presidente del sistema bibliotecario calabrese Gilberto Floriani, il presidente di Italia Nostra di Vibo Valentia Ninì Luciano e altre personalità.
Il pittore dasaese si dice lieto di avere il maggior numero possibile di persone partecipanti alla serata. A tal fine su facebook è stato creato un evento in cui si può dare la propria disponibilità a partecipare:

https://www.facebook.com/events/495355827146538/






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Inserito il - 03 agosto 2012 : 23:09:07  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Admin Invia a Admin un Messaggio Privato Aggiungi Admin alla lista amici
Manifesto di promozione della presentazione del libro Arruzza:







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Inserito il - 19 agosto 2012 : 13:39:30  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Admin Invia a Admin un Messaggio Privato Aggiungi Admin alla lista amici


L'undici agosto 2012 alle ore 19,15, nella splendida cornice di piazza dei Caduti di Dasà, ha avuto inizio e luogo la prima presentazione in Calabria del libro di Pietro Comito: Arruzza - storia vera di un vero artista.
Serata organizzata dall'Associazione culturale dasaese con il beneplacito dell'Amministrazione comunale di Dasà.
Ricordo che il libro era stato presentato al salone del libro di Torino il 12 maggio 2012. I relatori della presentazione sono stati: Giuseppe Corrado sindaco di Dasà, Gilberto Floriani direttore del sistema bibliotecario Vibonese, Gaetano Luciano presidente di Italia Nostra di Vibo Valentia, il moderatore e presidente dell'Associazione culturale dasaese Francesco Romanò, l'editore di Città del Sole Franco Arcidiaco, l'autore e giornalista del Quotidiano della Calabria Pietro Comito e il protagonista del libro il pittore Mike Arruzza.
Un gruppo di relatori niente male, un pubblico attento di circa cento persone per una serata di cultura importante per Dasà protagonista assieme ad Arruzza del romanzo di Comito.
L'occasione era ghiotta per non essere colta: un artista dasaese le cui vicende più significative della sua vita sono state raccontate da un autore vibonese su un libro pubblicato da una casa editrice reggina e due relatori di alto valore quali Floriani e Luciano.
Il moderatore Romanò e il sindaco Corrado hanno prontamente colto ciò elargendo ringraziamenti ai relatori non dasaesi.
Del libro si è detto tutto. Forse troppo. Sviscerato dai relatori fin nei minimi particolari.
L'autore, che si cimentava per la prima volta con la scrittura di un romanzo, ha ben iniziato questo suo percorso letterario - cosa molto sottolineata da tutti i relatori. In particolare dal moderatore Romanò che ha fatto ricorso al suo fiuto nel cogliere gli scrittori di futuro successo. Altri, come Floriani, hanno intravisto somiglianze con La Signora di Ellis Island, libro capolavoro di recente pubblicazione.
Qualche lettore colto dasaese giorni dopo mi ha parlato dell'emozione provata nel leggere alcuni passi del romanzo arrivando a paragonarlo al libro Cuore del De Amicis.
L'editore Franco Arcidiaco - palesemente contento e forse meravigliato del successo della presentazione - ha inteso donare all'Associazione culturale dasaese il 30% del ricavato della vendita dei libri della serata.
Infine un ultimo sentito, bello e ironico intervento scritto e letto da Peppi Giogà, amico dell'artista Arruzza, hanno concluso la bella serata, dando il via al valzer degli autografi dell'autore e del famoso pittore.


Altro articolo più completo sulla presentazione del volume

Scarica le foto della serata
Foto di Nicola Bruni

http://www.webalice.it/nbruni1/Calabria_2.html






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Inserito il - 24 febbraio 2015 : 19:09:15  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Admin Invia a Admin un Messaggio Privato Aggiungi Admin alla lista amici
"30 minuti" Intevista a Mike Arruzza
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